L’acido folico (o acido pteroilglutammico o vitamina M o vitamina B9 o folacina, formula molecolare C19H19N7O6) venne scoperto nel 1939 da Lucy Wills dalla quale prese il nome originario di Fattore di Wills.
Meccanismo d’azione: E’ una vitamina del gruppo B che interviene nella sintesi degli acidi nucleici (DNA e RNA) e nel metabolismo di alcuni aminoacidi (sintesi delle purine, trasformazione di omocisteina in metionina, interconversione glicina/serina, etc). Agisce sul metabolismo di quasi tutte le reazioni in cui un singolo atomo di carbonio debba passare da una molecola all’altra.
La carenza di acido folico è assai diffusa, soprattutto nei paesi sottosviluppati. Le cause di ciò sono molteplici e vanno dalle malattie infettive, alle terapie farmacologiche (sulfamidici, trimetoprim), alla gravidanza, al malassorbimento (celiachia), diabete mellito insulino-dipendente e abuso di alcool. Tutto ciò si traduce in problemi nella sintesi di DNA ed RNA. Gli elementi più coinvolti da questo problema sono le cellule a ricambio rapido, come quelle del midollo osseo. La sintomatologia da carenza di acido folico si manifesta attraverso un’anemia macrocitica cui si può accompagnare leucopenia e trombocitopenia, alterazioni della cute e delle mucose e disturbi gastrointestinali (malassorbimento e diarrea).
Ac. folico e gravidanza: Le donne gravide hanno un fabbisogno aumentato di acido folico per il normale sviluppo della placenta e del feto. L’ac. folico è indispensabile per la sintesi del DNA ed RNA in quanto coinvolto nella sintesi delle purine. Le donne che danno alla luce bambini affetti da difetti del tubo neurale (Anencefalia, Spina bifida) presentano livelli intracellulari più bassi di acido folico rispetto alle donne con bambini normali. L’assunzione giornaliera per via orale di acido folico nelle fasi molto precoci della gravidanza, ancora meglio se iniziata prima del concepimento o dopo aver interrotto la contraccezione, riduce l’incidenza di difetti del tubo neurale nelle donne con un precedente bambino affetto; è stato dimostrato che l’impiego pre-concezionale è utile anche nelle donne che non hanno avuto un precedente feto con difetto del tubo neurale.
Fonti naturali di ac. folico: non è sintetizzato dall’organismo umano ma introdotto con la dieta. Alimenti particolarmente ricchi di ac. folico sono: tuorlo d’uovo, frattaglie, legumi, pomodori, arance, agrumi, crusca, vegetali a foglia larga crudi, pesce. Scarsa invece la presenza nel latte e nella frutta.
L’assorbimento di ac. folico avviene principalmente nel digiuno.
Indicazioni alla terapia con ac. folico:
- Prevenzione dei difetti neurali fetali: la somministrazione di acido folico 4-6 mesi prima dell’inizio di una gestazione e durante i primi tre mesi è in grado di diminuire dell’80% circa la frequenza dei difetti del tubo neurale nel feto.
- Durante l’allattamento (400 μg/die): un apporto di acido folico in allattamento continua a essere indispensabile per proteggere il sistema nervoso del neonato.
- In caso di anemia sideropenica: l’ac. folico è indispensabile per la sintesi dei globuli rossi, interagendo biochimicamente con la vitamina B12 nella sintesi di RNA e DNA.
- In caso di iperomocisteinemia: l’ac. folico permette la metabolizzazione dell’omocisteina in metionina
- Terapia con metotrexate: Il MTX è un antagonista dell’acido folico; se utilizzato come chemioterapico in caso di mola idatiforme e in molti casi di neoplasie, necessita di supplementazione con acido folico.
- Terapia con 5-fluorouracile: il 5-FU è un analogo della pirimidina, è un agente chemioterapico antitumorale, appartenente alla famiglia degli antimetaboliti e perciò necessita associare ac. folico.
Il dosaggio raccomandato è di 200 µg/die al di fuori della gravidanza e 400 µg in gravidanza. Negli USA e in Canada i medici raccomandano a tutte le donne in età fertile l’assunzione di multivitaminici con acido folico, soprattutto in previsione di una gravidanza. In tali paesi, inoltre, viene realizzato l’arricchimento della farina mediante acido folico. In tal modo si è avuta una diminuzione dei difetti del tubo neurale.
CONTROINDICAZIONI ED EFFETTI COLLATERALI: Non sono noti effetti tossici da folati fino ad una dose di 500 µg/die. Si consiglia di non eccedere nell’assunzione di folati in quanto possono mascherare i sintomi dell’anemia perniciosa da carenza di vitamina B12, evento che può comparire soprattutto in anziani e vegetariani stretti (vegani), in quanto non consumano nessun alimento di provenienza animale.
Fertifol cpr 400 µg (classe A)
Fertifol 400 µg
Levofolene cpr 400 µg
Folanemin cpr 400 µg
Lederfolin cpr 750 µg; bustine 250 µg
Folina cps molli 500 µg, folina fiale i.m. 150 µg
Foliquid gocce:
References: