Il casco (o scafandro) è un particolare dispositivo utilizzato in ambito intensivo e semi-intensivo per la somministrazione della CPAP (Continous Positive Airway Pressure). E’ un dispositivo in PVC trasparente, la cui tenuta è garantita da un collare estensibile che si adatta al collo del paziente e viene fatto indossare in modo da circondare l’intera testa. Il casco è fissato al paziente con due cinghie regolabili che vengono fatte passare sotto il cavo ascellare ed ancorate all’anello rigido.
Erogazione del flusso di gas
Il flusso di gas può essere erogato all’interno dello scafandro attraverso l’utilizzo di due dispositivi che permettono di conoscere con esattezza la FiO2 erogata: una scatola flussometrica con miscela di aria compressa-ossigeno oppure un sistema Venturi con alimentazione ad ossigeno.
In riferimento alla valvola per l’erogazione della PEEP (Positive End-Expiratory Pressure), ne esistono di due tipologie: meccanica, nella quale la PEEP viene generata da una resistenza applicata con una molla, oppure ad acqua, dove la PEEP viene generata dall’immersione in acqua del tubo espiratorio.
Monitoraggio del paziente con casco per CPAP
L’utilizzo dello scafandro, inoltre, richiede un monitoraggio minimo del paziente. I principali parametri che vanno costantemente monitorati sono:
- SpO2
- FC
- PA in continuo (invasiva o non invasiva)
- Ristagno gastrico: la pressurizzazione delle vie aeree ottenuta con la CPAP con il casco può determinare una distensione gastrica da ingestione di gas medicale
Tuttavia, il sondino nasogastrico non va posizionato di default: lo sfintere esofageo inferiore si apre a pressioni > 30 cmH2O (non raggiunte con la CPAP) e il sondino stesso determina l’inefficacia dello sfintere.
Vantaggi e svantaggi del casco per CPAP
Come tutti i presidi, anche il casco per CPAP possiede vantaggi e svantaggi nel suo utilizzo.
Vantaggi
- Assenza di rischi di lesioni da pressione al volto
- Permette l’alimentazione con SNG e l’apporto di liquidi con una cannuccia senza interrompere la ventilazione
- È ben tollerato anche dal paziente dispnoico
- Permette elevati flussi di ossigeno
Svantaggi
- Scarsa tollerabilità per claustrofobia
- Impossibilità di alimentazione fisiologica
- Difficoltà di comunicazione