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Cisplatino

Da dottvolpicelli

Il cisplatino è un farmaco chemioterapico appartenente alla classe degli agenti alchilanti e – come tutti gli agenti alchilanti – è in grado di formare legami con i due filamenti che costituiscono il DNA.  Il legame del cisplatino ai filamenti di DNA impedisce che questo sia trascritto e replicato, condannando le cellule cancerose alla morte cellulare programmata (apoptosi).

  • Nomi commerciali: (Cisplatino Pfizer® fl 10 ml 10 mg, 50 ml 50 mg 100 ml 100 mg, Cisplatino Teva® fl ev 100 ml 100 mg, Citoplatino®, Platamine®, Platinex®, Pronto Platamine®) 

INDICAZIONI TERAPEUTICHE 

Il cisplatino è indicato,  in monoterapia o in associazione, per il trattamento di:

  • carcinoma ovarico avanzato o metastatico in combinazione con paclitaxel
  • carcinoma polmonare non a piccole cellule avanzato o metastatico
  • carcinoma mammario metastatico
  • carcinoma del testicolo avanzato o metastaticoIl cisplatino risulta particolarmente efficace se impiegato in associazione a bleomicina (un antibiotico citotossico) o vinblastina (un antimitotico); tale associazione  può causare il fenomeno di Raynaud.
  • carcinoma della vescica avanzato o metastatico
  • carcinoma a cellule squamose della testa e del collo avanzato o metastatico
  • carcinoma polmonare a piccole cellule avanzato o metastatico
  • Il cisplatino è indicato nel trattamento del carcinoma della cervice uterina in associazione con altri chemioterapici o con la radioterapia  In tal caso la dose abituale è 40 mg/m2 ogni settimana per 6 settimane.

Per la monoterapia, sono raccomandati due regimi posologici:

  1. Singola dose da 50 a 120 mg/m² di superficie corporea ogni 3–4 settimane;
  2. 15-20 mg/m²/dì per cinque giorni, ogni 3-4 settimane.

Se il cisplatino viene utilizzato in una chemioterapia combinata, la dose di cisplatino deve essere ridotta. La dose abituale è 20 mg/m² o più una volta ogni 3-4 settimane.

Il cisplatino può anche essere utilizzato in combinazione alla terapia Auger, un particolare tipo di radioterapia che utilizza fasci di elettroni a bassa energia per irradiare le cellule maligne.

Il cisplatino è in grado di reagire con l’alluminio metallico formando un precipitato nero di platino. Il farmaco, perciò, va somministrato evitando l’uso di aghi, siringhe e cateteri contenenti alluminio..

Effetti collaterali negativi: tossicità renale ed epatica, neurotossicità, ototossicità, mielodepressione. 

La neurotossicità causata da cisplatino è dose-dipendente, cioè aumenta con l’aumentare della dose di farmaco assunta. Può manifestarsi con l’insorgenza di parestesia (perdita della sensibilità di arti o altre zone del corpo), di areflessia (perdita totale dei riflessi) e di perdita della propriocezione, cioè perdita della capacità di percezione e di riconoscimento della posizione del proprio corpo nello spazio.

Ototossicità – Si manifesta, di solito, sotto forma di acufeni (fischi, ronzii, fruscii o pulsazioni all’orecchio) e/o con perdita dell’udito. La perdita dell’udito può essere unilaterale o bilaterale e tende a diventare più severa con dosi ripetute.

Nausea e vomito – Il cisplatino è un potente emetogeno e – a meno che non si somministrino farmaci antiemetici – questo effetto collaterale compare quasi sempre.
In genere, per prevenire questo effetto vengono utilizzati antiemetici (ondansentron) in combinazione a corticosteroidi (desametasone)

Alterazioni funzionali epatiche – Il cisplatino può causare un’alterazione della funzionalità epatica e un aumento dei livelli ematici di transaminasi e di bilirubina 

RIMEDI e PREVENZIONE DEGLI EFFETTI COLLATERALI – 

  • Ridurre la posologia bolo prolungando i tempi di somministrazione
  • L’assunzione di Olio di Vertiver permette   un’attenuazione significativa della tossicità renale e della mielosoppressione indotta da cisplatino.

References:

  1. Zhongliu Yaoxue (2013), 3(4), 293-296: Observation on the clinical efficacy of pemetrexed and docetaxel, respectively combined with cisplatin in the treatment of advanced non-small cell lung cancer
  2. Brunton, Lazo, Parker, Goodman & Gilman – Le basi farmacologiche della terapia 11/ed, McGraw Hill, 2006, ISBN 978-88-386-3911-1.
  3. Bertram G. Katzung, Farmacologia generale e clinica, Padova, Piccin, 2006, ISBN 88-299-1804-0.
  4. British National Formulary, Guida all’uso dei farmaci 4 edizione, Lavis, Agenzia Italiana del Farmaco, 2007.
  5.  L. H. Einhorn, Treatment of testicular cancer: a new and improved model, in Journal of Clinical Oncology: Official Journal of the American Society of Clinical Oncology, vol. 8, n. 11, 1990-11, pp. 1777–1781, 
  6. Rabbab Oun, Yvonne E. Moussa e Nial J. Wheate, The side effects of platinum-based chemotherapy drugs: a review for chemists, in Dalton Transactions (Cambridge, England: 2003), vol. 47, n. 19, 15 maggio 2018, pp. 6645–6653,
  7. J. A. Levi, R. S. Aroney e D. N. Dalley, Haemolytic anaemia after cisplatin treatment, in British Medical Journal (Clinical Research Ed.), vol. 282, n. 6281, 20 giugno 1981, pp. 2003–2004,

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