Il riflesso nervoso è un fenomeno che consiste in una risposta involontaria, fissa e automatica, con la quale l’organismo reagisce a un determinato stimolo.
Il riflesso nervoso si realizza attraverso una serie di collegamenti nervosi tra le strutture recettrici dello stimolo e le strutture effettrici della risposta. Questo circuito nervoso è detto arco riflesso. Un arco riflesso coinvolge 5 strutture: recettore, fibra nervosa in entrata, centro nervoso (midollo spinale o tronco encefalico), fibra nervosa in uscita ed effettore.
I riflessi più semplici hanno i loro centri nel midollo spinale, mentre quelli più complessi e specializzati coinvolgono anche centri nervosi superiori.
Il riflesso quando presente suggerisce una integrità del plesso nervoso a cui afferisce,
CLASSIFICAZIONE – I riflessi vengono classificati in somatici e viscerali a seconda che riguardino funzioni della vita di relazione o funzioni della vita vegetativa.
I riflessi somatici vengono distinti in:
- esterocettivi o superficiali, attivati da stimoli che agiscono su esterocettori –
- propriocettivi o profondi, attivati da stimoli che agiscono su propriocettori.
I riflessi somatici superficiali o esterocettivi possono essere indotti dalla stimolazione della cute o delle mucose. I più comuni riflessi cutanei sono:
- riflesso nervoso addominale: è suscitato strofinando delicatamente i 4 quadranti dell’addome nei pressi dell’ombelico con un bastoncino di cotone o un attrezzo simile. La risposta normale è la contrazione dei muscoli addominali e il movimento dell’ombelico verso la zona che è stimolata; Si raccomanda di strofinare la pelle verso l’ombelico), il riflesso cremasterico (testa il livello L2, viene stimolata l’area mediale della coscia 7,6 cm al di sotto della piega inguinale; la risposta normale consiste in un’elevazione del testicolo omolaterale), il riflesso plantare (flessione plantare delle dita dei piedi che si evoca strisciando una punta smussata lungo il margine laterale della pianta del piede, partendo da sopra il tallone, e portandola verso la parte supero-interna fino al primo metatarso).
Il segno di Babinski consiste nell’estensione dorsale dell’alluce e l’apertura “a ventaglio” delle altre dita (fenomeno di Dupré). E’ la risposta anomala al riflesso cutaneo plantare e indica la presenza di una lesione a carico del tratto corticospinale.
I riflessi mucosi comprendono il r. congiuntivale e il r. corneale (rapida chiusura della palpebra in seguito al toccamento della mucosa congiuntivale e della cornea), il r. faringeo (contrazione dei muscoli faringei e conati di vomito per stimolazione della parete posteriore della faringe). I riflessi provocati dalla stimolazione di recettori della cute o delle mucose hanno in genere un significato protettivo e di difesa, cioè tendono ad allontanare la parte dallo stimolo nocivo.
I riflessi somatici profondi (impropriamente detti riflessi muscolo-tendinei) sono provocati da stimoli che agiscono sui propriocettori muscolo-tendinei, cioè sui fusi neuromuscolari e sui corpuscoli muscolo-tendinei di Golgi. Questi riflessi hanno grande importanza per il mantenimento del tono muscolare e della postura, per la deambulazione. In condizioni fisiologiche lo stimolo che attiva questi riflessi è rappresentato dallo stiramento dei fusi neuromuscolari e dei corpuscoli muscolo-tendinei del Golgi.
I riflessi muscolo-tendinei però possono essere provocati anche mediante percussione del tendine muscolare con un apposito martelletto ottenendo così una rapida contrazione del muscolo. I principali riflessi di questo tipo sono il riflesso rotuleo (la percussione del tendine del muscolo quadricipite femorale determina estensione della gamba sulla coscia), il riflesso achilleo (percussione del tendine di Achille ed estensione del piede), il riflesso tricipitale (percussione del tendine del tricipite brachiale con estensione dell’avambraccio), il riflesso bicipitale (percussione del tendine del bicipite alla piega del gomito e flessione dell’avambraccio).
I riflessi viscerali sono responsabili di diverse attività vegetative quali la vasomotilità, la sudorazione, le modificazioni della pupilla alla luce e all’accomodazione, le variazioni dell’attività cardiaca, il controllo degli sfinteri vescicale e rettale.
Nell’arco riflesso, quando il neurone sensitivo afferente e quello motore efferente si articolano direttamente tra loro, il riflesso viene definito monosinaptico (perché comprende un’unica sinapsi interneuronica).
Si parla invece di riflessi polisinaptici quando tra i neuroni afferenti ed efferenti si interpongono uno o più neuroni (interneuroni o neuroni intercalari). Un esempio di r. monosinaptico è quello rotuleo tipici riflessi polisinaptici sono quelli flessori.
segno di Babinski