Le tetracicline sono antibiotici batteriostatici che presentano una struttura tetraciclica (composta da quattro anelli a 6 termini ciascuna), da cui deriva anche il nome di tutta la classe.
La clorotetraciclina, è stata la prima tetraciclina scoperta nel 1945 da Benjamin Duggar. Duggar in colture di Streptomyces aureofaciens, da cui deriva anche il nome commerciale della Aureomicina®.
Nel 1950 il professore Robert Woodward dell’Università di Harvard, collaborando con un team di ricercatori della casa farmaceutica Pfizer (K.J. Brunings, Peter P. Regna, Francis A. Hochstein, Abraham Bavley, C.R. Stephens, L.H. Conover e Richard Pasternack), isolò la molecola dal ceppo Streptomyces rimosus e determinò la struttura chimica dell’ossiteraciclina (Terramicina®). Le tetracicline naturali, come abbiamo visto, sono ottenute da colture di Streptomyces; quelle semisintetiche si ottengono da quelle naturali sottoposte a procedimento chimico.
Assorbimento e metabolismo – Le tetracicline sono assorbite a livello intestinale. Il cibo (soprattutto latte e antiacidi) riduce l’assorbimento delle tetracicline di Ia generazione ma non delle tetracicline di IIa generazione come doxiciclina (Bassado® cpr 100 mg) e minociclina (Minocin® cps 100 mg).
Le tetracicline penetrano nella maggior parte dei tessuti e dei liquidi corporei. Tutte vengono concentrate nelle vie biliari non ostruite. Nel liquido cerebrospinale non raggiungono livelli terapeutici affidabili. La minociclina è l’unica tetraciclina che raggiunge alte concentrazioni in lacrime e saliva. Le tetracicline e la minociclina vengono eliminate soprattutto con le urine. La doxiciclina è escreta principalmente nel tratto intestinale.
Meccanismo d’azione – Le tetracicline inibiscono la sintesi proteica dei batteri legandosi alla loro subunità ribosomiale 30 S, impedendo così l’accesso del tRNA e dell’mRNA al ribosoma; di conseguenza, non si ha la corretta lettura della catena di DNA che codifica le proteine, e tutto ciò porta ad un arresto della sintesi proteica del batterio, seguita poi dalla morte dello stesso. L’associazione delle tetracicline con il ribosoma è reversibile e ciò spiega gli effetti batteriostatici di questi antibiotici.
Spettro d’azione – Le tetracicline sono antibiotici con un ampio spettro d’azione indicati per il trattamento di molte infezioni batteriche. Oggigiorno le tetracicline si usano nel trattamento dell’acne (1-4), nella triplice terapia per l’eradicazione dell’Helicobacter pylori, e nella cura dell’acne rosacea in associazione con perossido di benzoile (Benzac© gel 5%, 10%).
Le tetracicline sono considerate l’antibiotico di scelta nelle infezioni da rickettsie, micoplasmi e clamidie. Le tetracicline, infatti, risultano particolarmente efficaci nelle infezioni da rickettsie comprendenti la febbre delle Montagne Rocciose, il tifo epidemico recidivante (malattia di Brill) e la rickettiosi vescicolare. Le tetracicline sono molto usate anche per il trattamento delle malattie sessualmente trasmesse (MST), perché risulta che diverse forme di Clamydia siano sensibili a questa classe di farmaci. Le tetracicline si sono dimostrate efficaci anche nel trattamento delle infezioni acute e croniche da Brucella melitensis, B. suis e B. abortus. L’associazione di una tetraciclina, ad esempio doxiciclina (Bassado® cps 100 mg) o minociclina (Minocin® cps 100 mg), ad un altro antibiotico, per esempio ad un antibiotico amminoglicosidico come la streptomicina, ha dato risultati molto convincenti nei casi di brucellosi acuta.
Il largo impiego, anche illegalmente e intensivamente nelle tecniche di allevamento bovino, ha determinato la comparsa di molti ceppi batterici resistenti alle tetracicline, portando così ad una riduzione drastica del loro uso in terapia.
Posologia – 100-200 mg/die, lontano dai pasti e con abbondante acqua, per 5-7 gg. Come tutti gli antibiotici devono essere usati a dosaggio pieno per almeno 5 giorni, prima di considerarli inefficaci. È buona norma prolungare la terapia per 1-2 giorni oltre la scomparsa dei sintomi.
Effetti collaterali e avvertenze:
& irritazioni esofagee; per evitarle è opportuno assumere il prodotto con un’adeguata quantità d’acqua e rimanere in posizione eretta o seduta e almeno 1 ora prima di andare a letto.
& Controindicate in gravidanza e allattamento (Ctg C FDA)
& In soggetti con insufficienza renale si può verificare iperaccumulo in circolo con possibili danni epatici; il medico curante adatterà la posologia al grado di funzionalità renale, ricorrendo, se necessario, a controlli della funzionalità epatica.
& L’assunzione di tetracicline può contrastare l’assorbimento intestinale dei contraccettivi ormonali.
References:
- Ian Chopra and Marilyn Roberts, “ Tetracycline Antibiotics: Mode of action, applications, molecular biology, and epidemiology of bacterial resistance”
- Goodman & Gilman, “Le basi farmacologiche della terapia”, McGraw-Hill, nona edizione
- Dante Bassetti, “Chemioterapici antinfettivi e loro impiego razionale”, Intamed communications, sesta edizione
- Maur Neuman, “Vademecum degli antibiotici ed agenti chemioterapici anti-infettivi”, Sigma-tau, quarta edizione
- Peter Orth, Dirk Schnappinger, Wolfgang Hillen, Wolfram Saenger and Winfried Hinrichs, “Structural basis of gene regulation by the tetracycline inducibile Tet repressor-operator system“
- Michele La Placa “Principi di Microbiologia Medica”, società editrice Esculapio, ottava edizione 2000
- Monique M. Gerrits, Marcel R. de Zoete, Niek L. A. Arents, Ernst J. Kuipers, and Johannes G. Kusters, “16S rRNA Mutation-Mediated Tetracycline Resistance in Helicobacter pylori”, Antimicrobial Agents and Chemotherapy, September 2002
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Enzo Volpicelli