- Le citochine sono proteine a 4α-eliche secrete dalle cellule del sistema immunitario (monociti e linfociti T), ma anche dalle cellule epiteliali e fibroblasti in risposta ad uno stimolo flogogeno. Una sola cellula può produrre citochine diverse; una citochina può agire su cellule diverse inducendo effetti diversi (pleiotropia).
Le citochine sono messaggeri chimici ed ormoni molto potenti che agiscono a basse concentrazioni legandosi a recettori di membrana specifici e ad elevata affinità così da rendere possibile l’espletamento delle loro funzioni anche con bassa espressività di recettori. Oltre ai recettori di membrana, nel plasma viaggiano recettori solubili molto simili a quelli di membrana e con la funzione di regolare l’iperattività delle citochine (1).
Le citochine agiscono nell’attività immunitaria naturale favorendo l’attivazione dei macrofagi e delle cellule NK e agiscono sull’immunità acquisita stimolando i linfociti B e linfociti T a produrre anticorpi. L’azione è prevalentemente locale (autocrina e paracrina) e solo in parte di tipo endocrino a distanza (2-4).
Sono state identificate circa 200 citochine; esse possono essere classificate e raggruppate secondo il tipo di recettori e da un punto di vista funzionale.
A – Classificazione delle citochine secondo il tipo di recettori di membrana:
- Recettori di fattori di crescita: recettori α, β e γ a cui appartengono IL-1, IL-2, IL-3, IL-4, IL-5, IL-6, IL-7, IL-9, IL-13, IL-15
- Recettori di interferone: IFNα, IFNβ, IFNγ; quest’ultimo è espresso dalle cellule NK e dai linfociti T ed ha come bersaglio gli stessi linfociti T, i linfociti B ed i macrofagi che vengono attivati. L’IFNα è espresso dai leucociti ed esplica sulle normali cellule un’azione antivirale
- Recettori del fattore di crescita trasformante (TGF): TGFα e TGFβ
- Recettori del fattore di necrosi tumorale (TNF): TNFα e TNFβ
- Recettori della superfamiglia delle immunoglobuline: IL1α, IL1β, IL16
- Recettori di chemiochine: IL-8, IL-16, linfotactina, e PAF (Fattore attivante le piastrine)
B- Classificazione delle citochine secondo la loro funzione:
- mediatrici dell’immunità naturale e dell’infiammazione
- mediatrici dell’emopoiesi
- mediatrici della chemiotassi
- mediatrici dell’attivazione e inattivazione dei linfociti B e T.
- A livello ipotalamico sviluppa l’insorgenza della febbre stimolandolo a secernere prostaglandine
- A livello epatico stimola la sintesi di proteine della fase acuta quali fibrinogeno e proteina amieloide.
- A livello muscolare e adiposo causa un deperimento fisico detto cachessia andando a inibire l’appetito.
- Può causare trombosi vascolare inibendo i fattori anticoagulanti e promuovendo la sintesi del fattore tissutale.Questa sua capacità di causare necrosi tissutale è proprio quella che gli ha dato il nome. Il cosiddetto shock settico caratterizzato da collasso cardiocircolatorio, coagulazione intravascolare e alterazioni metaboliche è proprio dovuto in caso di sepsi gravi ad una abnorme produzione di TNF.
- -Fattori stimolanti la crescita di granulociti (G-CSF), di macrofagi (M-CSF) e di granulociti-macrofagi (GM-CSF)
- -Citochine emopoietiche quali, SCF, IL-3, IL-6 e Flt3 ligand
- a- proliferazione delle colonie granulocitiche e macrofagiche;
- b- incremento dell’attività di neutrofili,eosinofili, basofili e macrofagi;
- c- stimolazione dell’ADCC (con varie cellule effettrici).
- d- azione sulla linea megacariocitica e sulla produzione di piastrine;
- e- azione sulle cellule del Langerhans (in quanto cellule processanti l’antigene a livello cutaneo.