L’esofago di Barrett è una malattia dell’esofago che comporta l’alterazione della mucosa esofagea, correlato il più delle volte al reflusso di succo acido gastrico (Malattia da reflusso gastroesofageo – MRGE). Questa alterazione, detta anche metaplasia intestinale (‘meta’ dal greco ‘trasformazione’), è uno stato reversibile, ma, se non trattato, può diventare una condizione precancerosa (displasia prima di basso e poi di alto grado) e negli anni trasformarsi in neoplasia maligna.
Epidemiologia – L’esofago di Barrett ha una prevalenza compresa tra lo 0.5% ed il 2% della popolazione mondiale adulta. In particolar modo si riscontra frequentemente in:
- uomini di etnia caucasica;
- età compresa tra i 50 e i 60 anni;
- pazienti con reflusso gastroesofageo di lunga data (spesso non consapevoli e/o sintomatici per tale reflusso).
Sintomatologia – La manifestazione della malattia da reflusso è vaga e con un quadro clinico povero di sintomi. Questi quando presenti sono i cosiddetti sintomi tipici:
- pirosi (bruciore) retrosternale;
- fastidio epigastrico (a volte dopo mangiato, a volte a digiuno);
- pesantezza post-prandiale;
- sensazione di reflusso acido talvolta che risale direttamente in bocca.
Talvolta la sintomatologia invece comprende dei sintomi cosiddetti atipici, spesso ancora più trascurati dal paziente stesso come:
- tosse;
- raucedine;
- mal di gola la mattina.
È proprio per questi segni indiretti e vaghi della malattia da reflusso gastroesofageo che spesso i pazienti ottengono una diagnosi tardivamente, rischiando che il quadro, laddove non noto, si presenti in fase avanzata.
Diagnosi – Per una prima diagnosi dell’Esofago di Barrett, il paziente deve eseguire:
- gastroscopia (EGDS);
- biopsie della mucosa displastica e, se presenti, delle lesioni.
Terapia – l’esofago di Barrett può essere trattato con molteplici approcci:
- terapia farmacologica con inibitori di pompa e follow-up endoscopico;
- chirurgica con plastica antireflusso: il Barrett è associato ad una malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) e la plastica antireflusso diminuisce/azzera l’effetto lesivo dell’acido gastrico sull’esofago;
- trattamento per via endoscopica, attraverso una ablazione (bruciatura superficiale) o un’asportazione (EMR – ESD) della parte della mucosa danneggiata.
Alimentazione ed esofago di Barrett
Non esiste una dieta specifica per la prevenzione o il trattamento dell’esofago di Barrett. “Si rimanda pertanto ad una dieta/alimentazione che contrasti il reflusso gastro-esofageo e pertanto l’infiammazione dell’esofago. Occorre inoltre avere delle abitudini dietetico-comportamentali che possono aiutare nel controllo del reflusso. Tra questi ricordiamo:
- evitare i pasti abbondanti;
- avere una dieta con pochi grassi;
- mangiare lentamente, masticando bene;
- non coricarsi dopo aver mangiato;
- evitare cibi troppo caldi o freddi;
- non fumare e non bere alcol”.