- La diverticolosi è la formazione di sacche anomale nella parete intestinale.
- La diverticolite è un’infiammazione o un’infezione di queste sacche anomale.
- Spesso queste due patologie sono trattate insieme in un unico capitolo: malattia diverticolare.
DIVERTICOLOSI DEL COLON
Patologia caratterizzata dalla presenza di diverticoli che sono erniazioni sacciformi della mucosa intestinale attraverso la muscularis mucosae nel punto di penetrazione delle arterie nutritizie. Queste arterie creano dei punti di minore resistenza dove può comparire il diverticolo che contiene solo mucosa e sottomucosa e non tutti gli strati della parete intestinale.
La localizzazione è prevalente al livello del sigma e, progressivamente, si può estendere a tutto il colon.
EPIDEMIOLOGIA – E’ una condizione che nei paesi occidentali affligge il 50% delle persone oltre i 60 anni e quasi tutti oltre gli 80 anni, nettamente più frequente nelle popolazioni che assumono una dieta povera di fibre. La diverticolosi è rara in Africa e in Asia, dove invece ne soffre meno dell’1%.
SINTOMATOLOGIA – La diverticolosi è solitamente asintomatica. Tuttavia, quando sono presenti molti diverticoli, il normale funzionamento dell’intestino può essere compromesso. Ciò può causare una serie di sintomi tra cui:
- dolore addominale
- tensione addominale
- stipsi
- diarrea
- flatulenza
- rettorragia: di solito la perdita di sangue è lieve, ma a volte può essere abbondante se un diverticolo si infiamma o si trova vicino a un vaso sanguigno
- può verificarsi anemia dovuta a sanguinamenti ripetuti.
Molti di questi sintomi sono simili a quelli del cancro intestinale e la diverticolosi può evolvere in cancro.
DIAGNOSTICA I test per confermare la diagnosi di malattia diverticolare includono:
- anamnesi personale e familiare
- esame obiettivo
- esplorazione rettale
- colonscopia –
- clistere di bario
- TAC – per rilevare ascessi al di fuori del rivestimento intestinale
- esami del sangue – per verificare la presenza di segni di infezione
- esami delle feci – per verificare la presenza di sangue
TERAPIA – Il trattamento ruota attorno alla risoluzione dei sintomi.
- anticolinergici per il dolore; diciclomina (Merankol® cpr)
- dieta ricca di fibre solubili (verdure verdi, crusca d’avena e integratori di fibre come lo psillio)
- lassativi per un periodo limitato di tempo allo scopo di trattare e prevenire la stipsi.
- Raramente, viene eseguito un intervento chirurgico elettivo per rimuovere i segmenti intestinali gravemente colpiti quando i sintomi sono invalidanti.
DIVERTICOLITE DEL COLON
E’ la condizione e le relative complicanze secondarie all’infiammazione di uno o più diverticoli.
EZIOLOGIA – fattori di rischio, quali: obesità, sedentarietà, fumo di sigaretta, storia familiare per diverticolite e uso intenso di antinfiammatori non steroidei (FANS).
SINTOMATOLOGIA –
- dolore addominale a volte intenso, prevalentemente localizzato in fossa iliaca sinistra,
- febbre
- alternanza di stipsi e diarrea.
DIAGNOSTICA – La diagnosi di diverticolite viene in genere confermata dalla TAC con clisma opaco, sebbene possano essere di supporto anche gli esami del sangue (leucocitosi, PCR, VES), presenza di sangue e pus nelle feci, la colonscopia e l’ecografia.
COMPLICANZE – Le complicanze della diverticolite acuta comprendono
- l’occlusione intestinale
- Ascesso pericolico: se non trattata, la diverticolite può portare a un ascesso
- Perforazione: il diverticolo può rompersi e il contenuto dell’intestino riversarsi nella cavità peritoneale. I sintomi della perforazione includono dolore, febbre alta e brividi.
- Peritonite: la perforazione può portare a peritonite.
- fistole entero-vescicale, entero-vaginale, entero-cutanea, nei tessuti molli
- Emorragia: i diverticoli possono essere la fonte dell’emorragia.
TERAPIA:
- Alimentazione solo per via parenterale
- Rifaximina (Normix® cps): è un antibiotico a largo spettro d’azione appartenente alla famiglia delle rifamicine, particolarmente indicato nel trattamento delle infezioni microbiche intestinali, visto il suo scarsissimo assorbimento sistemico, stimato al massimo intorno all’1%.
- Cefoxitina (Mefoxin®) 2 gr ev o imipenem 500 mg ev ogni 6 ore
- Resezione intestinale nei pazienti refrattari alla terapia medica o in caso di sospetta neoplasia