Gli ormoni androgeni presenti in circolo nella donna sono principalmente: testosterone (T), diidrotestosterone (DHT), androstenedione (A) e deidroepiandrosterone (DHEA).
Androstenedione e DHEA (definiti anche pre-androgeni) sono gli androgeni principali nella donna da un punto di vista quantitativo. Dotati di un’attività androgenica intrinseca minima, sono convertiti, negli organi periferici, nei più potenti androgeni testosterone e diidrotestosterone.
Il DHEA o deidroepiandrosterone, è un ormone naturale sintetizzato, quasi esclusivamente, dalla zona reticolare delle ghiandole surrenali (90%), ma anche dall’ovaio (10%) ed in minima quantità anche dal cervello e nel sistema nervoso centrale dove è anche chiamato neurosteroide (20).
E’ ben correlato con la produzione di 17-ketosteroidi urinari. Nella donna in età fertile Il suo valore medio sierico o salivare (prelievi da effettuare a digiuno) è 3-8 ng/ml. La secrezione massima si osserva intorno ai 21 anni di età, diminuisce bruscamente con l’inizio della menopausa. La valutazione del DHEA-s offre risultati più attendibili dello stesso dosaggio del DHEA perché la concentrazione sierica del DHEA-s riflette fedelmente quella del precursore, è 1000 volte superiore e non presenta variazioni circadiane. Un dosaggio sierico di DHEA-s <200 mg/dl nell’uomo e <150 mg/dl nella donna è un sintomo di carenza di DHEA.
Il DHEA è sintetizzato a partire dal colesterolo con la mediazione del citocromo P450-α-17 attraverso la trasformazione del colesterolo in pregnenolone e 17-OH-pregnenolone e viene metabolizzato in androstenedione e androstenediolo (16-20).
La secrezione del DHEA aumenta a partire dal quinto anno di vita per poi raggiungere l’apice intorno ai venticinque anni. Da questo momento in poi tende a diminuire progressivamente e superati i quarant’anni la diminuzione si fa più rapida. In epoca pre-puberale il DHEA aumenta prima delle gonadotropine mentre l’aumento del testosterone è successivo alla secrezione dell’FSH e dell’LH. E’ probabile, quindi, che il DHEA giochi un ruolo importante sulla maturazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio.
Attività del DHEA:
- Nella donna il ruolo fisiologico del DHEA sembra principalmente legato allo sviluppo dell’apparato pilifero in epoca puberale precoce (Pubarca). Un eccesso di androgeni provoca irsutismo e virilizzazione nei casi in cui l’iperproduzione è più spiccata.
- Una iper-reattività del surrene allo stress nell’adolescenza può determinare danni all’orologio biologico con anovularietà ed amenorrea.
- Il DHEA è un potente agonista del recettore sigma-1 [5], proteina chaperonica nel reticolo endoplasmatico interessata nel meccanismo di rilascio del calcio (Ca++) attraverso il recettore dell’inositolo trifosfato (IP3), della contrattilità cardiaca, della tensione muscolare e della frequenza respiratoria, biosintesi e rilascio di neurotrasmettitori, neuroprotezione e modulazione dell’analgesia oppioide, processi d’apprendimento e memoria. Inoltre il DHEA è essenziale per la produzione di mielina, la guaina che avvolge e protegge le fibre nervose. Perciò il DHEA è considerato anche come un neurosteroide [4].
- Sistema immunitario: è reso più efficace
- Forza ed energia: aumentano
- Umore e desiderio sessuale: migliora
- Cuore e neuroni: effetto protettivo, abbassa i livelli di colesterolo LDL e, quindi, riduce i rischi di malattia a carico dell’apparato cardiocircolatorio.
- Memoria, concentrazione, funzioni neurologiche e qualità del sonno: migliorano notevolmente
- Adipe corporea: il DHEA provoca un’attivazione del metabolismo basale, diminuzione del numero di cellule adipose tramite l’attivazione dell’enzima G6PD (Glucose 6 Phosphate Dehydrogenase) attivo nel metabolismo glicidico e antistress (6-10).
- Densità ossea: aumentata
- Tumori: in laboratorio, non solo sull’uomo, è stato possibile inibire lo sviluppo di molte forme di tumore.
- Induzione Ovulazione: nelle poor responders, nella senescenza ovarica precoce e nella sindrome di Savage la somministrazione di DHEA (25 mg x 3/die) con gonadotropine e/o serofene:
- aumenta le percentuali di ovulazione
- aumenta le percentuali di gravidanza con “bimbo in braccio”
- aumenta le percentuali di fecondazione spontanea
- aumenta la qualità e quantità di ovociti ed embrioni
- Fa diminuire il rischio di aborto (11-14).
Il DHEA in commercio è prodotto a partire da uno steroide vegetale, la diosgenina
Etiologia della ipersecrezione di DHEA:
- Iperplasia surrenalica congenita
- Ca. surrenalico
- Carcinoma surrenalico
- Sindrome di Cushing
- Ipogonadismo ipogonadotropo
- PCOS
- Gravidanza
- difetto dell’enzima 3-β-idrossisteroido-deidrogenasi
Carenza di DHEA: si manifesta in vecchiaia, menopausa, cancro, AIDS. Clinicamente la carenza di DHEA si manifesta con:
- Aspetto “vecchieggiante”: viso gonfio, palpebre appesantite, capelli secchi e fragili, cellulite sui fianchi, ventre gonfio, perdita di peli sul pube e monte di Venere appiattito.
- Ansia, tristezza,
- Diminuzione della libido e del desiderio sessuale, frigidità,
- stanchezza continua ed inspiegabile
Una carenza di DHEA comporta aumentato rischio di mortalità e patologia coronarica.
References list:
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- Friess E, Schiffelholz T, Steckler T, Steiger A (December 2000). “Dehydroepiandrosterone–a neurosteroid”. European Journal of Clinical Investigation. 30 Suppl 3: 46–50.doi:10.1046/j.1365-2362.2000.0300s3046.x. PMID 11281367.
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Grazie. Enzo Volpicelli
6 commenti
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