Il cortisolo, detto anche idrocortisone, è un ormone steroideo sintetizzato nello strato della zona fascicolata della corteccia surrenale per metabolismo del colesterolo. L’ormone adrenocorticotropo (ACTH), rilasciato dalle cellule corticotrope dell’ipofisi anteriore, a sua volta stimolate dall’ormone CRH secreto dal nucleo paraventricolare ipotalamico, stimola l’attività della colesterolo-desmolasi, che converte il colesterolo in pregnenolone. Questo primo passaggio è la fase limitante della sintesi del cortisolo che vede coinvolti diversi metaboliti intermedi (1).
Rilasciato dai citocromi, il cortisolo è espulso dalla cellula e immesso in circolo. La maggior parte del cortisolo circola in forma inattiva, legata alla globulina legante i corticosteroidi (CBG) o all’albumina (1,2) o in forma inattiva chiamata cortisone. Quest’ultimo viene convertito nella sua forma attiva, cortisolo, o idrocortisone, dalla 11-beta-idrossisteroide deidrogenasi 1 (11-beta-HSD1) nella maggior parte dei tessuti, mentre l’11-beta-HSD2 inattiva il cortisolo riportandolo a cortisone nel rene e nel pancreas.
Il rilascio di cortisolo avviene in modo circadiano: più alto al mattino, quindi diminuisce durante il giorno fino a raggiungere la minima concentrazione nelle ore serali. Ma tale curva risulta invertita nei lavoratori notturni.
EFFETTI DEL CORTISOLO
1. FEGATO
aumenta la gluconeogenesi epatica
aumenta anche la glicogeno sintesi (per aumentata disponibilità di glucosio)
2. MUSCOLO SCHELETRICO
diminuisce la sintesi proteica
aumenta la degradazione proteica
diminuisce la captazione del glucosio
3. TESSUTO ADIPOSO
diminuisce la captazione del glucosio
aumenta la lipolisi
AZIONE ANTISTRESS: in caso di stress il cortisolo, in collaborazione con adrenalina e noradrenalina, evoca un’immediata risposta di lotta o fuga con una serie di meccanismi:
- Aumento immediato di energia. Il cortisolo innesca un rilascio di glucosio dal fegato, fornendo energia immediata ai muscoli.
- Digestione più lenta. la risposta di lotta o fuga devia l’energia dal tratto digestivo in modo che sia disponibile più glucosio per cuore, cervello e muscoli.
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Aumento della frequenza cardiaca. l’aumento improvviso di cortisolo provoca una aumento della frequenza cardiaca e vasocostrizione con conseguente aumento della pressione arteriosa.
- Aumento del tono muscolare e degli atti respiratori
RITMO SONNO-VEGLIA
AZIONE ANTIINFIAMMATORIA E IMMUNOSOPPRESSIVA – L’azione antinfiammatoria è la più classica e principale funzione attribuita ai glicocorticoidi. In realtà i glicocorticoidi come il cortisolo sono interessati ad un delicato e complesso equilibrio di azione pro- e anti-infiammatoria. L’esposizione cronica ai glucocorticoidi sembra essere immunosoppressiva, l’esposizione acuta migliora la risposta immunitaria periferica.
La risposta antinfiammatoria sembra svolgersi tramite la stimolazione della sintesi di macrocortina che inibisce l’attività della PLA2, la sintesi di acido arachidonico, precursore di trombossano e leucotrieni e inibizione di un gran numero di geni proinfiammatori che codificano citochine, chemochine, molecole di adesione cellulare, enzimi infiammatori e recettori. Stimola i macrofagi a secernere l’interleuchina IL-10 ad azione antinfiammatoria. Stimola inoltre l’apoptosi da parte di neutrofili e cellule T.
AUMENTO DELLA CONCENTRAZIONE EMATICA DEL CORTISOLO: classicamente è rappresentato nella sindrome di Cushing ma può verificarsi anche in seguito ad esercizio fisico, stress, eccessiva esposizione solare, digiuno, ipoglicemia, gravidanza, malnutrizione e anoressia nervosa. Il quadro clinico causato da un eccesso di corticosteroidi da qualsiasi causa è indicato come sindrome di Cushing mentre il morbo di Cushing si riferisce a un’iperfunzione della corteccia surrenalica dovuta a un eccesso di ormone adrenocorticotropo (ACTH) ipofisario. I pazienti affetti da morbo di Cushing presentano quasi sempre un adenoma ipofisario.
Sintomatologia da ipercortisolemia:
- Ansia, depressione o irritabilità
- Strie rubre al tronco e radici degli arti
- Ipertensione arteriosa da vasocostrizione arteriolare periferica
- Polidipsia
- Ciclo mestruale irregolare o assente
- Poliuria
- Osteoporosi
- Perdita di massa muscolare (per aumento del catabolismo proteico)
- Obesità tronculare
- Gibbo dorsale
- Viso rubizzo e tondeggiante: faccia “a luna piena”
- Aumento di peso
- Assottigliamento della cute per diminuzione della sintesi del collagene
- Diabete tipo II
- Alopecia e irsutismo
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