L’adrenalina, nota anche come epinefrina (secreta dal rene), appartiene alla famiglia delle catecolamine ed è sia un ormone che un neurotrasmettitore. Come ormone, l’adrenalina è prodotta dalle cellule cromoaffini della midollare del surrene per metilazione della noradrenalina. Una quantità molto minore di adrenalina è prodotta e rilasciata dai neuroni del sistema nervoso simpatico e svolge un ruolo di trasmissione e collegamento fra neuroni. Le percentuali di secrezione di noradrenalina/adrenalina a livello surrene/SN si invertono.
Meccanismo di secrezione dell’adrenalina – In situazioni di stress l’ipotalamo secerne CRF (Corticotropin Releasing Factor) stimola l’adenoipofisi a secernere ACTH che a sua volta 
stimola le ghiandole surrenaliche a rilasciare adrenalina e cortisolo, classici ormoni anti-stress.
MECCANISMO D’AZIONE DELL’ADRENALINA: L’adrenalina è una catecolamina simpaticomimetica che esercita i suoi effetti farmacologici sia sui recettori α- che ß-adrenergici utilizzando un secondo sistema messaggero legato alla proteina G. Attraverso la sua azione sui recettori alfa-1, l’adrenalina induce un aumento della contrazione della muscolatura liscia arteriolare, della contrazione del muscolo dilatatore pupillare e della contrazione del muscolo dello sfintere intestinale. Altri effetti significativi includono l’aumento della frequenza cardiaca, della contrattilità miocardica e del rilascio di renina tramite i recettori beta-1. Gli effetti beta-2 producono broncodilatazione. Contemporaneamente, per soddisfare le richieste energetiche dell’organismo, viene stimolata la scissione del glicogeno nel fegato e nei muscoli. Inoltre viene stimolata la lipolisi grazie all’azione dell’adrenalina secreta dall’innervazione simpatica del tessuto adiposo mentre l’adrenalina derivata dalla midollare del surrene non gioca un ruolo importante nella lipolisi. Come conseguenza, aumentano gli acidi grassi nel sangue e la glicemia. In parallelo, vengono rallentati alcuni processi come la digestione e l’eccitamento sessuale. A causa del suo effetto sui recettori adrenergici ß2 che inducono tocolisi, l’adrenalina si oppone alle azioni dell’ossitocina sull’utero e può ritardare il travaglio.
In sostanza, in situazioni di pericolo il corpo si prepara a combattere o a scappare, tralasciando in quel momento altre attività.
- accelera la frequenza cardiaca
- ha un effetto vasocostrittore sulla muscolatura liscia arteriolare
- è un broncodilatatore
- aumenta l’apporto energetico favorendo la lipolisi e la glicogenolisi e la gluconeogenesi epatica e muscolare
Elevata concentrazione sierica di adrenalina produce i seguenti effetti:
- Ipertensione
- Tachicardia e tachiaritmia
- Iperidrosi
- Cute fredda e pallida
- Cefalea
- Sensazione di nervosismo
- Overdose di adrenalina può provocare ictus e morte.
- Feocromocitoma è un tumore della ghiandola surrenale con ipersecrezione di adrenalina
Applicazioni terapeutiche dell’adrenalina –
L’adrenalina ha un impiego in ambito clinico in casi di emergenza, ad esempio in presenza di gravi reazioni allergiche dovute a morsi o punture di insetti, farmaci, alimenti o altri allergeni. Talvolta, è impiegata anche per aumentare la pressione sanguigna in persone adulte con ipotensione o in shock settico, in alcune forme di sincope e di arresto cardiaco e nella rianimazione cardiopolmonare.
L’adrenalina trova, inoltre, applicazione nel trattamento dei sintomi dell’asma acuto grave, dell’orticaria.
Di solito, l’adrenalina viene somministrata per via intramuscolare.
Composti dotati dello stesso meccanismo d’azione dell’adrenalina vengono impiegati per il trattamento della congestione nasale associata alla febbre da fieno, alla rinite o alla sinusite.
Controindicazioni:
- diabete
- ipertensione
- ipertiroidismo
- gravidanza
- glaucoma
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