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Acne volgare o giovanile

Da dottvolpicelli

Ultimo aggiornamento 2022-08-08 22:47:52

L’acne è una affezione infiammatoria dei  follicoli piliferi  e delle ghiandole sebacee cutanee (unità pilo-sebacee).  Si verifica quando le ghiandole sebacee cutanee sono sovrastimolate a produrre sebo che viene idrolizzato dai batteri in acidi grassi liberi a catena corta. Questi ultimi sono potenti fattori flogistici che occludono i pori dei follicoli.

Iperandrogenemia ⇒ Ghiandole sebacee ⇒ sebo ⇒  propionibacterium acnes ⇒ lipasi ⇒ acidi grassi liberi a catena corta ⇒ flogosi

Eziologia – L’acne spesso inizia durante la pubertà. Negli adolescenti, c’è un naturale aumento degli ormoni androgeni (testosterone gonadico, androstendione surrenalico) che stimolano le ghiandole sebacee per un’iperproduzione sebacea.

Le manifestazioni acneiche raggiungono l’acme tra i 13 e i 17 anni e generalmente migliorano dopo i 20 anni ma in alcuni casi l’acne perdura anche fino ai 30-40 anni (1-5).

Oltre all’iperandrogenemia ci sono altri fattori  comedogeni:

  •  fattori ereditari
  • cause psichiche (disadattamento sociale, stress per situazioni sentimentali e sessuali che generano insicurezza)
  • fattori dietetici
  • obesità
  • Cosmetici
  • Umidità
  • Iperidrosi
  • PCOS
  • esposizione professionale a sostanze oleose
  • Litio
  • Steroidi applicati localmente o somministrati per via sistemica
  • Eccesso di pulizia – l’acne non è correlata  alla scarsa igiene. Infatti, un eccesso di  lavaggi può causare un acne flare-up

Sintomatologia – L’acne presenta una sintomatologia polimorfa; si possono riscontrare:

Iperidrosi soprattutto ascellare con emanazione di cattivo odore dovuto all’idrolisi sebacea e produzione di amine e acidi grassi saturi  liberi a catena corta (<6 atomi di carbonio) SCFA (Short Chain Fatty Acids). I principali SCFA sono acido acetico, acido propionico e acido butirrico,

Comedoni –  I comedoni sono follicoli piliferi dilatati per accumulo di sebo. Le “teste nere” sono comedoni aperti che hanno spinto in superficie il sebo. L’esposizione all’aria conferisce al sebo il tipico colore nero (punti neri). I “punti bianchi” o “Whiteheads” sono comedoni chiusi, che non si aprono in superficie; il sebo rimane di colore bianco.  La trasformazione di questi comedoni in lesioni infiammatorie è dovuta –direttamente o indirettamente– alla loro colonizzazione da parte di stafilococco aureo e soprattutto del bacillo anaerobico propionibacterium acnes. Quest’ultimo libera enzimi (ed in particolare la lipasi) che idrolizzano il sebo in acidi grassi liberi, che occludono l’ostio follicolare ed esercitano un’azione chemiotattica richiamando in loco i mediatori dell’infiammazione (6-10).  

Pustole – Le pustole (o brufoli)  sono follicoli piliferi infiammati. I batteri nel follicolo si moltiplicano, attirando cellule che combattono l’infezione. Queste sostanze  causano irritazione e arrossamento. Il follicolo poi si rompe svuotando il contenuto sulla cute circostante con diffusione della flogosi.

Noduli e cisti. Rappresentano il grado più elevato di infiammazione dei follicoli piliferi. Essi si estendono in profondità nel tessuto cutaneo. Sono causati da una esagerata e continua produzione di sebo e proliferazione batterica. Nelle ragazze e nelle donne, l’acne spesso si accentua in alcuni giorni del ciclo  mestruale (acne pre-mestruale).

Diagnosi

Di solito la diagnosi di acne volgare si pone sulla base di un semplice esame fisico. Si riscontrano comedoni, pustole, noduli e cisti sul viso, sul petto, sul dorso, sulle braccia e sulle spalle dove le ghiandole sebacee sono più numerose (11-19). 

La diagnosi differenziale deve prendere in considerazione l’acne rosacea, la dermatite periorale, diverse forme di follicolite, l’acne occlusiva da contatto, l’esantema acneiforme, la sebocistomatosi, l’idrosadenite (malattia di Verneuil), l’acne escoriata,  lupus miliaris, l’acne esogena o meccanica, caratterizzata da dermatosi clinica di natura iatrogena, cosmetica, o ancora scatenata da sostanze inquinanti nell’ambiente di lavoro (20-25). 

Anamnesi

  • Storia mestruale
  • Modelli di crescita dei capelli
  • Cosmetici
  • Detergenti facciali
  • farmaci
  • Durata prevista
  • è più comune durante l’adolescenza

Prevenzione
L’acne non può essere prevenuta; si sviluppa nella maggior parte delle persone. Tuttavia, alcune persone sono più inclini a sviluppare l’acne.

Terapia: l’acne volgare nella maggioranza dei casi guarisce spontaneamente. Ma, se non curata, può provocare delle cicatrici che a loro volta possono costituire un problema non minore sul piano psico-sociale visto che sono anche difficilmente curabili (26-50). 

 L’acne può essere trattata con:

  • Detersione cutanea con soluzione di acido salicilico. Agente cheratolitico, aiuta a svuotare i  comedoni dal sebo. Per evitare un’eccessiva secchezza cutanea si può alternare con prodotti meno aggressivi come Eucerin dermopurifer gel detergente, Eucerin dermopurifer gel doccia, latte detergente Nivea, Saugella detergente solido allo zolfo, Factan zolfo detergente solido, Saugella detergente ed emolliente solido (mais + salvia), latte detergente Bottega verde a cui far seguire applicazione di creme reidratanti come Ultracalming crema Aveeno, Lenitivo SPF 10 crema  Aveeno, Rilastil aqua crema idratante, Enydrial crema viso.
  • Minociclina (Minocin® cps 100 mg), ossitetraciclina (Terramicina® cpr 500 mg), doxiciclina (Bassado® cpr 100 mg), Clindamicina (Dalacin C® cpr 150 mg) e l’Eritromicina (Eritrocina® cpr masticabili 200 mg, cpr 600 mg). Questi antibiotici inibiscono la sub-unità ribosomiale 50S del batterio, arrestando così il processo di formazione della catena polipeptidica bloccando la sintesi proteica e quindi a proliferazione batterica. Sono antibiotici ad azione batteriostatica, ma a dosi elevate possono agire da battericidi. Gli effetti collaterali più comuni di tali antibiotici sono anch’essi espletati a livello cutaneo, con bruciore, secchezza ed irritazione nella zona di applicazione.
  • Clindamicina gel (Dalacin® gel) o eritromicina/zinco (Zineryt® gel): la clindamicina e l’eritromicina sono antibiotici batteriostatici  mentre lo zinco esercita un’azione di supporto, riducendo in maniera apprezzabile la concentrazione locale di citochine infiammatorie come l’IL-1 e l’IL-6. Inoltre lo zinco migliora la persistenza in sede dell’antibiotico, permettendo una maggior capacità di penetrazione nello strato corneo. Evitare l’esposizione diretta ai raggi ultravioletti (64-66).
  • Ac. fusidico gel  (Fucidin® unguento, crema): l’ac. fusidico è un antibiotico batteriostatico che esercita la sua azione inibendo l’enzima translocasi.  É attivo su gram+ e cocchi gram-. Può essere utilizzato soprattutto in caso di resistenza verso le penicilline anche se esso stesso sviluppa frequentemente resistenza (67-72).
  • Gel perossido di benzoile (Benzac® gel). Applicato in gel localmente asciuga la cute e  contrasta la crescita batterica. 
  • Acido azelaico crema (Skinoren® crema). Antimicrobico locale da applicare su cute pulita e asciutta due volte al giorno per iniziare. Poi una volta al giorno. Il miglioramento richiede solitamente alcune settimane. 
  • Adalapene gel (Differin® gel): retinoide di terza generazione, antinfiammatorio e cheratolitico. L’assorbimento sistemico è minimo, riducendo così i potenziali effetti collaterali sistemici.
  • Acido retinoico  (Retin-A® gel 0,01%, 0,025%). forma acida della vitamina A, applicata a livello cutaneo, dove ha un assorbimento inferiore al 10%, favorisce la desquamazione dei cheratinociti, il ricambio cellulare e la sintesi del collagene; per questo motivo con i primi trattamenti la paziente lamenta un peggioramento della patologia, mentre l’effetto terapeutico si manifesta nel tempo. Aumenta la sensibilità della pelle ai raggi ultravioletti e perciò la tretinoina deve essere usata con una crema solare.
  • Isotretinoina gel, crema, isotrex® gel 0,05%, Aisoskin® caps molli: retinoide di sintesi,(derivato dalla vitamina A), impiegato per la terapia dell’acne cistica. Il trattamento per somministrazione orale (0.5-1.0 mg/Kg per 4-6 mesi) è molto efficace. Possibili effetti collaterali: oltre a secchezza ed irritazione della cute, è stato dimostrato un effetto teratogeno, che permane per molto tempo anche dopo l’interruzione, poiché il farmaco viene eliminato molto lentamente. Dal momento che ulteriori miglioramenti dell’acne si possono osservare fino a 8 settimane dopo la fine del trattamento, non si deve iniziare un nuovo ciclo di trattamento prima che sia trascorso tale periodo.
  • Corticosteroidi in crema (Locoidon® crema, unguento (idrocortisone); Dovobet® gel: Calcipotriolo + Betametasone)  per la loro attività antinfiammatoria  sono utili in caso di acne e dermatite seborroica lieve.  La formulazione in lozioni, gel, unguenti e creme, è opportunamente sviluppata con veicoli che agevolano l’assorbimento del principio attivo.
  •  Spironolattone (Aldactone® cpr 100 mg; Spirolang® cpr 50 mg):è un farmaco anti-androgeno/diuretico  che si raccomanda di assumere per 3 mesi alla dose di  50-200 mg/dì per via orale, una volta al giorno o frazionando il dosaggio in due volte (47).
  • Pillola estro-progestinica: Aglae 28 cpr (Dienogest 2 mg + Etinil-estradiolo 0.03 mg) di cui 21 compresse attive di colore bianco e 7 compresse inattive di colore rosa; adatto per il trattamento dell’acne moderata (48,49)
  • Ciproterone acetato/etinil-estradiolo (Diane® 21 cpr); Ciproterone acetato (Androcur cpr 50 mg) (50)
  • Laser pulsato, Blue light phototherapy e photodynamic therapy (PDT), Fractional photothermolysis (FP):  FP consente di ottenere una guarigione delle cicatrici cutanee nel 26-83% dei casi mentre utilizzando FP non ablativo si ottengono risultati positivi nel 26-50% dei casi. Nel trattamento con FP ablativo persiste un eritema   per 3-14 giorni che si risolve completamente in 12 settimane mentre con FP laser non ablativo l’eritema dura 1-3 giorni  e si risolve in una settimana (51-63). 

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