Ultimo aggiornamento 28/09/2924
ll singhiozzo del feto è un fenomeno caratterizzato da “colpetti” o scatti, ritmici e sussultori, che possono durare un minuto o più. La gravida può percepire una serie di movimenti ritmici a piccoli scatti movimento a scatti, diversi da quelli rotatori o dei calcetti. a partire dalla sedicesima settimana e più facilmente durante il sonno.
Nel terzo trimestre e in travaglio il singhiozzo del feto può presentarsi più frequentemente. Il sistema respiratorio è nelle fasi finali dello sviluppo e può risultare particolarmente “attivo”.
Il singhiozzo fetale è un riflesso simile a quello del respiro affannoso, tranne per il fatto che gli sforzi del singhiozzo vengono fatti contro le vie aeree chiuse. E’ un riflesso che poi permetterà al bambino di succhiare dal seno della madre senza che il latte entri nei polmoni. Esso è provocato da una contrazione del diaframma fetale ed in particolare dalla porzione sinistra di tale formazione muscolare.
Il feto può singhiozzare un certo numero di volte al giorno o solo una volta ogni tanto. Gli episodi possono durare anche fino a 30 minuti. In qualche occasione, Si potrebbe notare anche un aumento dei movimenti fetali, poiché il singhiozzo tende a rendere irrequieto il bambino.
Nelle ultime settimane di gestazione la frequenza del singhiozzo fetale aumenta, ma se si presentasse spesso (3-4 volte/dì per una durata >15 minuti) nel corso della stessa giornata, è opportuno una valutazione ecografica e cardiotocografica per controllare anomalie del ritmo cardiaco fetale (decelerazioni precoci o variabili, tracciato tipo D saltatorio), accertare la posizione e grado di maturazione della placenta e la flussimetria dell’a. ombelicale. Il color doppler sarà utilissimo per scovare eventuale prolasso o giri di cordone attorno alla testa o arti fetali o compressione dello stesso sotto la testa fetale. La compressione del cordone ombelicale può indurre iperattività e singhiozzo fetale. La compressione o il prolasso del cordone ombelicale difficilmente si verificano prima prima del termine o al di fuori del travaglio di parto.
Altra causa di singhiozzo fetale potrebbe essere la presenza di un frenulo linguale corto (anchiloglossia o tongue-tie) che ostacola i movimenti della lingua e la deglutizione fetale con stimolazione dei nervi vagali e frenici interessati alla contrazione dei muscoli del diaframma. L’anchiloglossia interessa il 3-5% dei feti e particolarmente i maschi con un rapporto di 2:1 a favore di questi ultimi.
TERAPIA: Il singhiozzo del feto, come già detto, è solitamente un riflesso normale, che tende a scomparire spontaneamente dopo pochi minuti e quindi non richiede alcuna terapia.
Tuttavia, esistono alcuni accorgimenti o rimedi per contribuire ad alleviare questa manifestazione.
- Passeggiare. Quando il feto inizia a singhiozzare, può essere utile camminare per la stanza. Ciò potrebbe contribuire a spostare la posizione del bambino nel grembo materno ed aiutare a rilassare il diaframma.
- Bere. Il singhiozzo del feto potrebbe essere influenzato dalla ridotta idratazione della gravida. In tal caso, è possibile tentare di alleviare i movimenti del bambino bevendo un bicchiere d’acqua o sorseggiando una tazza di camomilla.
- Fare uno spuntino. Per cercare di alleviare il singhiozzo del feto, può essere utile consumare uno snack o fare un pasto leggero.
- Non trattenere il respiro. Una cosa che tradizionalmente le persone tentano per cercare di liberarsi dal singhiozzo è trattenere il respiro. Durante la gravidanza, questa consuetudine può essere pericolosa per il bambino, quindi va evitata.
- Alleviare la tensione lombare. Per spostare il bambino e cercare di farlo rilassare, è possibile mettersi carponi ed oscillare il bacino su e giù. Questo aiuta anche ad alleviare la tensione a livello della parte bassa della schiena.
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