Il coccige è un osso impari e simmetrico, ultimo tratto inferiore della colonna vertebrale. Residuo rudimentale della coda dei mammiferi nel processo evolutivo della specie umana. Deriva il suo nome dal greco κόκκυξ (kòkkyx), propriamente “cuculo”, per via della somiglianza con il becco di tale uccello. Il primo a utilizzare il termine fu Galeno nel II° secolo d.C.
E’ formato da 4-6 segmenti fusi tra loro, che però non presentano le normali caratteristiche delle vertebre. Sono, al contrario, soltanto abbozzi di queste ultime; infatti, solo la prima vertebra coccigea presenta ancora qualche caratteristica comune alle vertebre precedenti. Si notano solo in questa gli abbozzi dei processi trasversi e dei processi articolari, definiti corni del coccige, situati posteriormente alla base e che si articolano con i corni dell’osso sacro.
Nell’insieme il coccige ha forma triangolare con base superiore, un vertice inferiore, una faccia anteriore, una posteriore e due margini laterali. La base si articola con l’apice dell’osso sacro. Le facce anteriore e posteriore presentano dei solchi orizzontali che segnano i punti di fusione dei segmenti primitivi. Sul vertice del coccige si attacca il tendine dello sfintere esterno dell’ano (rafe ano-coccigeo).
Plesso nervoso coccigeo (o sacro-coccigeo): intreccio delle branche anteriori degli ultimi due nervi sacrali (S4-S5) con il 1° nervo coccigeo (Co1) prima della loro distribuzione periferica. Da molti AA. è considerato come parte del plesso sacro-coccigeo. Esso è posizionato ai lati del coccige all’altezza della sinfisi sacro-coccigea, davanti al m. ischio-coccigeo ed è ricoperto dalla fascia pelvica. È connesso all’estremità inferiore della catena dell’ortosimpatico toraco-lombare tramite rami comunicanti grigi. Invia fibre parasimpatiche al plesso ipogastrico inferiore. Termina con il nervo ano-coccigeo.
Inserzioni muscolari: il coccige costituisce un punto di ancoraggio per numerosi muscoli pelvici:
- m. grande gluteo: i sui tendini mediali si inseriscono sulla faccia posteriore del coccige e su S4-S5.
- sfintere esterno dell’ano: si inserisce in prossimità dell’apice del coccige
- m. ischio-coccigeo (o m. coccigeo): origina, su ciascun lato, dal margine laterale degli ultimi segmenti sacrali e del coccige e termina con una estremità assottigliata sulla spina ischiatica
- m. pubo-coccigeo ⇒ elevatore dell’ano insieme a ileo-coccigeo e pubo-rettale; parte dalla superficie dorsale del pube e termina sul rafe fibroso ano-coccigeo dopo aver circondato uretra, vagina e retto ai quali fornisce il principale mezzo di supporto (“amaca o fionda pubo-vaginale”) e perciò detto anche pubo-vaginale e pubo-rettale.
- m. ileo-coccigeo forma l’elevatore dell’ano insieme a pubo-rettale e pubo-coccigeo; nasce dalla spina ischiatica e dall’arco tendineo e si inserisce sui due ultimi segmenti del coccige. Alcuni suoi fasci si uniscono con le fibre controlaterali sul rafe ano-coccigeo.
Fossetta coccigea o fossetta pilonidale (sacral dimple): anomalia congenita della regione sacro-coccigea dell’uomo; viene infatti anche detta, più correttamente, “fossetta sacro-coccigea“. Queste fossette sono determinate da un fascio di tessuto fibroso che si estende dalla sommità dell’ultima vertebra coccigea alla cute e rappresenta un residuo embrionario. Di solito, in assenza di altri segni o sintomi locali o generali, le fossette pilonidali non hanno alcun significato clinico. Se invece la fossetta si associa alla presenza di un tragitto fistoloso, di un ciuffo di peli o di alterazioni della pigmentazione della zona lombo-sacrale (o altri segni o sintomi che evochino la presenza di sindromi o malformazioni) è necessario eseguire accertamenti per escludere la presenza di un sottostante disrafismo spinale (dal greco dys = cattiva, raphe = chiusura, sutura, ovvero una mancata chiusura del tubo neurale, coperta o meno da cute), quale la spina bifida occulta. Con cisti pilonidale (o seno pilonidale), si intende invece una pseudocisti che si sviluppa nel tessuto sottocutaneo della regione sacro-coccigea, in seguito alla formazione di un granuloma cutaneo da peli inclusi. La cisti può infettarsi fino a dar vita a ascessi molto dolorosi che possono fistolizzare fino alla cute (fistola pinolidale o sacro-coccigea).
ARTICOLAZIONE SACRO-COCCIGEA – L’articolazione sacro-coccigea è costituita da una sinfisi che mette in comunicazione il corpo dell’ultima vertebra sacrale con il corpo della prima vertebra del coccige. Essa può essere classificata fra le articolazioni intervertebrali; rispetto alle altre sinfisi intervertebrali, la sinfisi sacro-coccigea presenta un disco intervertebrale particolare, in quanto più sottile, con uno spessore disomogeneo: anteriormente e posteriormente è più spesso che sui lati e più solido di quello delle sinfisi intervertebrali.
Il disco fibrocartilagineo posto tra le due faccette articolari affrontate, presenta uno sviluppo variabile e nell’adulto spesso ossifica, divenendo una sinostosi.
Durante la fase espulsiva del parto, l’asse sacro-coccigeo è sottoposto ad un movimento di nutazione del sacro e un movimento di retropulsione del coccige; quest’ultimo avviene tramite il basculamento all’indietro dell’articolazione sacro-coccigea; da solo consente un allargamento dello stretto inferiore pelvico fino a 2-3 cm. Inoltre il rafe ano-coccigeo si allunga passando da 3-4 cm a 7-8 cm e l’orificio anale si estroflette e si dilata fino a >3 cm.
ma lo stesso movimento di retropulsione può provocare, soprattutto in caso di sproporzione feto-pelvica, le seguenti patologie:
- lussazione del coccige,
- frattura del coccige o
- lacerazione dei legamenti sacro-coccigei.
I mezzi di rinforzo dell’articolazione sacro-coccigea sono:
- legamento sacro-coccigeo anteriore: allo stesso modo del legamento longitudinale anteriore delle articolazioni intervertebrali, scende lungo la faccia anteriore (superficie pelvica) dell’osso del sacro, fino all’apice del coccige.
- legamenti sacro-coccigei laterali: allo stesso modo dei legamenti intertrasversali delle articolazioni intervertebrali, si estendono tra gli angoli infero-laterali del sacro ai processi trasversi del coccige. Dall’estremità inferiore della cresta sacrale al processo trasverso della I vertebra coccigea; si distinguono in esterni, medi e interni. Essi formano in tal modo parte del contorno di un foro che corrisponde a un foro sacrale; questo foro è suddiviso in due parti dal legamento medio; il legamento interno si porta dal margine superiore del processo trasverso del coccige alla parte inferiore del sacro che si trova medialmente alla cresta sacrale laterale allo stesso modo dei legamenti intertrasversali delle articolazioni intervertebrali si estendono tra gli angoli infero-laterali del sacro ai processi trasversi del coccige.
- legamento sacro-coccigeo posteriore: si divide in un fascio profondo che, allo stesso modo del legamento longitudinale posteriore delle articolazioni intervertebrali, scende lungo la superficie posteriore del corpo della quinta vertebra sacrale a quello del I° segmento coccigeo; in un fascio superficiale che dal contorno dello iato sacrale scende sulla superficie dorsale del coccige completando la parte inferiore della volta del canale sacrale. Il fascio superficiale va dalla cresta sacrale media e dai corni sacrali alla faccia posteriore del coccige e ai corni coccigei, chiudendo lo hiatus sacrale.
- Legamenti intercornuali: si estendono tra i corni del sacro e quelli del coccige.
- Ligamento pubo-ano-coccigeo: vi si inserisce il muscolo sfintere esterno dell’ano e costituisce il principale organo di sostegno di vagina, uretra e utero.
References:
- Voigt S (2009). [Dimples. On Rudolph Bergh’s studies of the prostitute women’s genital anatomy]. Dan Medicinhist Arbog 37: 51–66 (in Danish).
- Anatomia del Gray 1° vol. Zanichelli, 4ª edizione italiana, ISBN 88-08-17710-6
- Susan Standring, Anatomia del Gray. Le basi anatomiche per la pratica clinica, Elsevier, 2009, p. 239.
- Trattato di anatomia umana, Volume 1, Edi. Ermes, 4ª Edizione, ISBN 88-7051-285-1
- SUNY Labs 41:os-0107 – “The Female Perineum: Osteology”
- Saluja PG. (1988). “The incidence of ossification of the sacrococcygeal joint”. Journal of Anatomy 1