Il cervelletto è quella parte del cervello che occupa la fossa cranica posteriore (loggia cerebellare) dietro al ponte e ai quadrigemelli e sopra il bulbo. E’ composto di tre parti: una mediana (verme) e due laterali (emisferi cerebellari). Ha la forma di un asso di cuori con l’incisura rivolta all’indietro e la punta in avanti.
L’estremità anteriore del verme è l’ugula e sporge libera nel 4° ventricolo dove termina con un’estremità arrotondata. I peduncoli cerebellari sono tre paia di fasci di sostanza bianca collocati ai due lati dell’incisura anteriore del cervelletto: superiori, medi ed inferiori che collegano il cervelletto rispettivamente a lamina quadrigemina e peduncoli cerebrali, al ponte, al bulbo.
Sembra svolgere diversi ruoli. Memorizza le sequenze di movimenti appresi, partecipa alla messa a punto e al coordinamento dei movimenti prodotti dalla corteccia motoria in modo da produrre movimenti in modo fluido e armonioso.
Il piano di sezione ottimale per la visualizzazione del cervelletto è la trasversa suboccipito-bregmatica e quella obliqua che sfrutta come punto di ingresso e finestra acustica la fontanella mastoidea.
Il principale parametro ecografico è il diametro trasverso cerebellare (TCD) che aumenta con l’età gestazionale e presenta una stretta correlazione con DBP, CA e CC (17).
Il TCD può essere utilizzato per la datazione dell’epoca gestazionale nei casi in cui non è possibile utilizzare il DBP come nell’oligoamnios, presentazione podalica e gravidanza gemellare.
Un aumentato rapporto TCD/AC fa porre il sospetto di IUGR; infatti il 20% dei feti small-for-gestational age (SGA) presenta un ridotto TCD e l’82% dei feti SGA mostra un alto rapporto TCD/AC (17).
La mortalità perinatale nei feti IUGR con crescita del TCD inferiore alla norma è doppia rispetto ai casi controllo(17-22).
References:
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- Anatomia del Gray; Zanichelli, 4ª edizione italiana, ISBN 88-08-17710-6
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