La proteina C reattiva (PCR) è una α-globulina, formata da 5 catene identiche polipeptidiche, secreta dal fegato, così denominata perché reagisce con il polisaccaride C dello pneumococco.
La secrezione è attivata con l’intermediazione della interleuchina IL-6 in risposta a traumi e processi flogistici di varia natura: malattia infiammatorio pelvica (PID), malattia infiammatoria cronica intestinale, infezioni da microrganismi, traumi, patologie cardiovascolari, Peritoniti, Lupus eritematoso sistemico, Morbo di Crohn, ustioni, malattie autoimmuni. L’incremento della PCR è più rapido e intenso rispetto alla VES, così come con la guarigione ritorna nei limiti più velocemente.
Valori normali di riferimento: <5-10 mg/L, ma possono essere espressi anche come mg/dL, con limiti pertanto di 10 volte inferiori (0,5-1).
- in individui con processi infiammatori lievi od infezioni virali i valori sono solo moderatamente aumentati: 10–40 mg/L,
- mentre in caso di infezioni batteriche e infiammazioni attive, i valori sono compresi tra 40 e 200 mg/L
Quando viene richiesto il dosaggio della hs-PCR per verificarla come fattore di rischio cardiaco in genere si fa riferimento alla seguente scala di valori:
- <1 mg/L: basso rischio
- 1-3 mg/L: rischio moderato,
- >3 mg/L: rischio elevato.
La PCR rappresenta quindi un indice flogistico molto simile alle immunoglobuline di classe G (IgG), perchè si attivano per svolgere un’azione di difesa dell’organismo. A differenza di queste, però, la proteina C reattiva non è diretta specificamente contro un determinato antigene.
Essendo la PCR un esame particolarmente sensibile, non stupisce che siano numerosi i fattori e le condizioni esterne in grado d’influenzarne i valori; tra i più comuni ricordiamo:
- gravidanza (si ritrovano valori leggermente aumentati durante gli ultimi mesi di gestazione),
- contraccezione ormonale e terapia ormonale sostitutiva (HRT): aumento dei valori
- età: i valori basali aumentano fisiologicamente con l’aumento dell’età
- obesità: l’aumento della PCR è correlato al grado di obesità
I livelli di proteina C reattiva potrebbero non aumentare in soggetti affetti da artrite reumatoide o lupus, ma la ragione è tuttora sconosciuta.
La proteina C-reattiva (PCR) non va confusa con la proteina C, una molecola con funzione anticoagulante.
FISIOPATOLOGIA – La PCR si lega in un complesso con la fosfatidilcolina alla parete di molti batteri, favorendone la fagocitosi e la distruzione da parte dei monociti.
Rispetto alla VES (altra proteina della fase acuta), nel corso di un’infiammazione, la concentrazione di PCR si innalza molto più rapidamente.
L’esercizio fisico regolare, il controllo del peso e i cortisonici inducono un abbassamento dei valori sierici di PCR.