L’immunità cellulare, meglio nota come immunità cellulo-mediata, è una risposta agli antigeni da parte del sistema immunitario che prevede:
- l’attivazione di linfociti T citotossici, macrofagi, cellule natural killer (NK),
- citotossicità diretta
- secrezione di citochine.
Si distingue dall’altro tipo di immunità, umorale, che si avvale della produzione di anticorpi (immunoglobuline) prodotti dai linfociti B. La risposta immunitaria umorale è importante soprattutto nella difesa contro le infezioni batteriche mentre l’immunità cellulo-mediata è efficace in particolare contro parassiti, virus, funghi, cellule tumorali e cellule trapiantate non self (non compatibili). Tuttavia, non esiste una separazione così netta, in quanto in genere si ha la cooperazione di entrambi i tipi di linfociti.
L’immunità cellulo-mediata è più attiva verso gli agenti posti all’interno delle cellule, dove la risposta umorale stenta ad arrivare ed agire.
Meccanismo d’azione:
- attivazione di linfociti T citotossici e mitosi degli stessi in risposta ad antigeni specifici presenti sui batteri o cellule infette o sostanze non self (estranee all’organismo) o comunque ritenute potenzialmente dannose per l’organismo. La distruzione degli agenti patogeni e cellule infette è effettuata dai linfociti citotossici attraverso due meccanismi: liberazione di una proteina denominata perforina in grado di determinare la lisi osmotica delle cellule bersaglio e generazione di segnali che attivano enzimi litici in grado di degradare il DNA della cellula bersaglio.
- Attivazione di monociti in macrofagi che attivati acquistano la capacità di distruggere agenti patogeni intracellulari.
- Cellule NK (linfociti NK) – I linfociti natural killer, o cellule NK, sono un componente del sistema immunitario innato, che non attacca direttamente gli agenti patogeni invasori. La loro specializzazione, infatti, è distruggere le cellule dell’organismo compromesse, come le cellule tumorali o le cellule infettate da virus, riconoscendole grazie ad una condizione nota come “missing self“. Questo termine descrive cellule con bassi livelli di un marker presente sulla superficie cellulare chiamato MHC I (complesso maggiore di istocompatibilità), una situazione che può verificarsi nelle infezioni virali. Esse sono state nominate “natural killer” a causa della nozione iniziale, che non richiedono l’attivazione, al fine di uccidere le cellule le cellule tumorali e le cellule infette. È ormai noto che il marker MHC sulla superficie di queste cellule risulta alterato e le cellule NK si attivano attraverso il riconoscimento del “missing self“. Le cellule del corpo normali non sono riconosciute e attaccate dalle cellule NK, poiché esse esprimono auto antigeni MHC intatti.
- Secrezione di citochine da parte dei linfociti T helper: le citochine amplificano la risposta immunitaria sia cellulare che umorale che altrimenti sarebbe troppo blanda e inefficace.
L’immunità mediante le cellule è rivolta soprattutto alla distruzione di cellule infettate e degli agenti patogeni che sopravvivono alla fagocitosi. È la più efficace nel rimuovere cellule infettate da virus, ma partecipa anche nell’eliminazione di funghi, protozoi, cellule tumorali e batteri intracellulari. Gioca un ruolo importante anche nel rigetto degli organi trapiantati.