O
Ovaio: organo pari e simmetrico dell’apparato genitale femminile; della forma e grandezza una mandorla, a superficie liscia e biancastra, pesa, nella donna adulta, 6-8 grammi ha dimensioni di 2×2.5×1,5 cm. Alloggiato nella nella fossetta di Waldeyer, formata da una piega del peritoneo, nel piccolo bacino, ai lati e posteriormente rispetto all’utero, al quale è connesso mediante il legamento utero-ovarico. Nell’ovaio avvengono la maturazione degli ovociti e la sintesi e secrezione di estrogeni e progesterone ma anche di numerosi altri ormoni compresi gli androgeni.
P
PCOS, Polycystic Ovarian Syndrome: sindrome endocrinologica molto diffusa nelle adolescenti con problemi disovulatori ed alterazioni del ciclo. L’etiologia non è ancora ben definita e richiede una terapia è multimodale.
PCR, Polimerase Chain Reaction: tecnica di biologia molecolare capace di moltiplicare per milioni di volte un pezzo di DNA in modo da consentirne uno studio approfondito alla ricerca di mutazioni cromosomiche o geniche.
pH (dal latino pondus hydrogenii) è ricavato calcolando il logaritmo negativo in base 10 della concentrazione di ioni idrogeno (pH = -log10[H+]) su una scala che va da 0 a 14 moli/litro. Il pH del sangue è normalmente mantenuto su valori compresi tra 7,35 e 7,45; valori superiori o inferiori sono espressione rispettivamente di alcalosi e acidosi. Nell’acqua pura la quantità di cationi H+ è perfettamente pari e a quella degli anioni OH– di segno opposto; per entrambi gli ioni la concentrazione è di 10−7 moli/litro, per cui il pH dell’acqua pura corrisponde a 7 [–log (10-7)]. La reazione del plasma è normalmente alcalina con un pH di 7,41. L’urina ha una reazione debolmente acida intorno a pH 6 e può variare da 4,4 (acidità) a 8 (basicità debole) in ragione delle sostanze escrete.
PAPP-A: Proteina Plasmatica A associata alla gravidanza (Pregnancy Associated Plasma Protein = PAPP-A) si riscontra nel sangue materno a concentrazione crescente (dai 50 ai 400 mg) in diretta correlazione con l’aumentare dell’epoca gestazionale. Secondo alcuni avrebbe un effetto immunosoppressivo. Questa proteina si ritrova anche nelle donne non gravide, nel plasma seminale di uomini infertili, nell’endometrio, e in altri tessuti. Si presume che il monitoraggio di questa proteina, dal momento dell’ovulazione e per tutta la gravidanza, possa fornire informazioni soprattutto sulla presenza di patologie nelle fasi precoci della gravidanza, aborto e gravidanza extrauterina.
Paracolpo: complesso delle strutture anatomiche situate nel piccolo bacino ai due lati della vagina. È costituito essenzialmente da tessuto connettivo adiposo, ricco di rami nervosi, di vasi linfatici, di strutture vascolari venose. Il p. si continua in alto con il parametrio.
Parametrio: insieme delle strutture anatomiche formate da tessuto connettivale, particolarmente lasso, poste ai due lati dell’utero, nello spazio delimitato dai due foglietti dei legamenti larghi. Nel parametrio decorrono l’arteria uterina, l’uretere e numerosi vasi linfatici.
Pavimento pelvico: insieme delle formazioni muscolari e fibrose che chiudono inferiormente il piccolo bacino: ha la forma di un rombo, diviso in una porzione anteriore e in una posteriore da una linea che congiunge le due tuberosità ischiatiche dell’osso iliaco il vertice anteriore è dato dal pube, quello posteriore dal coccige. Il piano superiore (diaframma pelvico) è formato dai muscoli elevatore dell’ano e ischio-coccigeo. E’ attraversato dal retto, dall’uretra e, nella femmina, dalla vagina.
Perineale (regione): regione anatomica compresa tra le cosce, la regione glutea e la commissura vaginale posteriore. Ha la forma di una losanga allungata i cui angoli corrispondono all’ostio vulvare, all’apice del coccige indietro e sui due lati alle tuberosità ischiatiche.
PMDS: Sindrome da persistenza dei dotti di Mϋller. Causata da alterazione della sintesi di AMH nel feto maschio per cui i tessuti fetali non si trasformano in senso maschile ed è presente un rudimentale utero e criptorchidismo, ambiguità sessuale, pseudoermafroditismo.
Polidipsia: sete intensa per cui si tende a bere >3 litri di acqua al dì. Tipica del diabete mellito.
Polipo (endometriale, cervicale): iperplasia focale dello strato basale della mucosa. Possibilità di trasformazione neoplastica: 1‰.
poliuria: diuresi >2.5 lt/die. Tipica del diabete mellito.
Porencefalia: Cavità cistica intracerebrale di dimensioni variabili contenente fluido, che può o meno comunicare con il sistema ventricolare e lo spazio subaracnoideo. Si divide in due tipi: vera poroencefalia e pseudoporoencefalia; il tipo vero è legata alla mancata migrazione delle cellule destinate a formare la corteccia cerebrale; la pseudoporoencefalia è legata ad un insulto vascolare, infettivo (toxoplasmosi) o, più usualmente, ipossico.
Portio: termine, derivato dal sostantivo latino. Correntemente usato nel linguaggio medico per indicare la portio vaginalis del collo dell’utero, la parte cioè che sporge nella vagina. Ha la forma di un cono ad apice arrotondato, lungo 8-12 mm, alla cui sommità corrisponde lo sbocco del canale cervicale.
Prepuzio (clitorideo): porzione di cute che avvolge il glande ricoprendolo come un cappuccio.
Polasso e procidenza del cordone ombelicale – prolasso del cordone, condizione in cui il funicolo si interpone fra la parte presentata e la cervice uterina dopo la rottura delle membrane amnio-coriali. Si definisce procidenza (o presentazione funicolare) la condizione in cui il cordone ombelicale si interpone tra la parte presentata e l’orifizio uterino interno a membrane integre. La procidenza del cordone va distinta dal Il cosiddetto prolasso occulto del cordone invece è dato dall’interposizione laterale del cordone fra la parte presentata e la pelvi materna. DD con i vasa previa. Nella presentazione funicolare il cordone ombelicale si allontana dalla cervice durante la valutazione ecografica transvaginale mentre nei vasa previa, il cordone è fisso sul posto.
PROM, Rottura prematura delle membrane: rottura spontanea delle membrane prima del travaglio. La rottura delle membrane viene detta pretermine quando si verifica prima delle 37 settimane di gravidanza. La diagnosi di PROM è confermata quando si vede il liquido amniotico che fuoriesce dal collo dell’utero o quando si osserva la presenza della vernice caseosa o del meconio; altri test meno attendibili sono la determinazione del pH con una cartina alla Nitrazina (il liquido amniotico è alcalino e vira la cartina al blu).
Pube: Osso del bacino che, saldato all’ileo e all’ischio, costituisce l’osso iliaco o osso dell’anca. In corrispondenza della porzione rappresentata dal p., le due ossa iliache si uniscono nella sinfisi pubica, che costituisce il punto di saldatura anteriore del bacino. Viene denominata p. anche la regione cutanea corrispondente alla sinfisi pubica….
Pubica (regione). regione anatomica corrispondente alla porzione della parete addominale anteriore compresa tra la radice delle cosce, al di sopra degli organi genitali esterni. Nel soggetto adulto la cute è ricoperta da peli detti pubes, che nella donna hanno disposizione triangolare, nell’uomo disposizione losangica. Al di sotto della cute v’è un cuscinetto di tessuto adiposo, particolarmente prominente nella donna, che solleva la cute stessa a formare il cosiddetto monte di Venere.
R
RDS, respiratory distress syndrome
Reduttasi (5-α-reduttasi nota anche come 3-osso-5-α-steroide 4-deidrogenasi): enzima che nella granulosa ovarica converte l’Androstenedione (A) in 5-α-A . Il 5-α-A inibisce a livello recettoriale l’azione dell’aromatasi per cui viene inibita la conversione di E1 in E2 nelle cellule della granulosa e a livello periferico. Inoltre la 5-α-reduttasi trasforma il Testosterone in un androgeno 5 volte più potente: il diidrotestosterone (DHT) grazie alla maggiore affinità per i recettori androgeni. L’enzima 5-α-reduttasi è espresso soprattutto a livello della prostata, dei testicoli, dei follicoli piliferi e del surrene.
Si distinguono due isofomr della 5-α-reduttasi: l’isoforma di tipo I si concentra soprattutto a livello della cute, delle ghiandole sebacee, del sistema nervoso centrale e del fegato mentre la isoforma di tipo II è espressa principalmente dalle vescicole seminali, prostata e a livello dei follicoli piliferi.
Per inibire l’attività di questo enzima sono stati sviluppati due farmaci. Il primo, chiamato Finasteride (Finastid, Proscar, Propecia), è un inibitore selettivo dell’isoforma di tipo II. Il secondo, chiamato Dutasteride (Avodart), inibisce entrambe le isoforme. Questi medicinali sono impiegati nel trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna; la finasteride è inoltre molto utilizzata per la terapia dell’alopecia androgenica.
“Regola del centimetro”: si definisce oligoamnios come l’assenza di tasche amniotiche di almeno 1 cm.
Relaxina: ormone peptidico prodotto nella donna dalle ovaie, dalla mammella e in gravidanza dalla placenta in maniera pulsatile. Venne descritta per la prima volta da Frederick Hisaw nel 1926. L’ormone esercita un duplice ruolo: agisce come antagonista della ossitocina sulla contrattilità uterina e regola i cambiamenti nel tessuto connettivo cervicale favorendone la maturazione prima del travaglio. Produce un rilassamento delle formazioni pelviche (muscoli, sinfisi pubica, articolazione sacro-iliaca con relativa nutazione sacrale e retropulsione coccigea)) al fine di agevolare la progressione del feto nel canale da parto durante il parto. La relaxina agisce sul metabolismo del collagene, inibendone la sintesi e migliorando la sua ripartizione attraverso l’attivazione delle metalloproteinasi della matrice (MMP), Essa inoltre migliora l’angiogenesi ed è anche un potente vasodilatatore renale.
Recenti ricerche italiane, di un gruppo di ricerca fiorentino indicherebbero nella relaxina un importante ruolo nella terapia e prevenzione di malattie cardiovascolari, poiché induce dilatazione dei microvasi, aumenta il flusso sanguigno, inibisce la formazione di trombociti ed inoltre ridurrebbe le neoplasie.]
Non sono ancora state descritte patologie correlate al deficit o eccesso di relaxina, anche se sembra esserci una correlazione con la genesi della sclerodermia e della fibromialgia.
Ritgen (manovra di): Tecnica per prevenire le lacerazioni spontanee introdotta nell’assistenza al parto dal medico tedesco Ferdinand Von Ritgen (1760-1831). Consiste nel favorire un lento e graduale disimpegno della parte presentata, sostenendo contemporaneamente i tessuti perineali in modo da ridurre le sollecitazioni meccaniche a cui viene sottoposta la parte presentata,sostenndo contemporaneamente i tessuti perineali. g