Il blocco di branca è un difetto di conduzione (blocco o ritardo) del segnale elettrico intracardiaco conseguente ad una lesione delle fibre di conduzione.
L’impulso alla contrazione viene dato da una specifica parte del cuore chiamata “nodo del seno” che è localizzata nell’atrio destro e comunica con il nodo atrioventricolare, situato al centro del cuore. Questa ultima struttura può essere descritta come una vera e propria centralina elettrica, che invia l’impulso elettrico ai ventricoli, stimolandoli a contrarsi. Gli impulsi elettrici generati dal nodo del seno sono ritmici. Cioè cadono l’uno dall’altro ad una stessa distanza di tempo. Quindi anche le contrazioni del cuore, cioè i battiti cardiaci, sono ritmici. Questo tipo di battito normale si chiama “ritmo sinusale” perché nasce dal nodo del seno. .
TIPOLOGIA DEL BLOCCO DI BRANCA
Il fascio di His si divide in due branche: destra e sinistra. La branca destra possiede un singolo fascicolo di fibre mentre la branca sinistra ne possiede due, ossia il fascicolo anteriore sinistro e il fascicolo posteriore sinistro. Di conseguenza esistono sei diversi tipi di blocco di branca: il blocco di branca destra, il blocco di branca sinistra, l’emiblocco anteriore sinistro, l’emiblocco posteriore sinistro, il blocco bifascicolare e il blocco trifascicolare.
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BLOCCO DI BRANCA SINISTRA
EZIOLOGIA DEL BLOCCO DI BRANCA SINISTRA:
- idiopatico, privo di significato clinico
- ischemia, infarto del miocardio
- ingrossamento, irrigidimento o indebolimento del cuore, cardiomiopatia
- miocardite
- ipertensione arteriosa
- Ipertrofia ventricolare destra
- malattia degenerativa del sistema di conduzione
- stenosi della valvola aortica
- cardiomiopatia dilatativa
- malattia di Lenegre (o malattia di Lev). È una condizione morbosa degenerativa, caratterizzata dalla fibrosi e dalla calcificazione degli elementi del sistema di conduzione elettrica del cuore.
- iperkalemia
- intossicazione da digossina
SINTOMATOLOGIA DEL BLOCCO DI BRANCA SINISTRA – il blocco di branca del fascio sinistro di solito è causato da una malattia cardiaca sottostante e quindi i sintomi in assoluto quasi sempre sono quelli della relativa patologia sottostante:
- sindrome coronarica acuta, come angina pectoris o infarto cardiaco, per cui si potrebbe avvertire pressione al petto, disagio o dolore che si protrae lungo la gola, la spalla, il braccio
- miocardite, con possibili sintomi quali affaticamento, mancanza di respiro, palpitazioni, sincope, pre-sincope
- cardiomiopatia dilatativa, mancanza di fiato durante lo sforzo e facile stancabilità
- stenosi aortica congenita, irritabilità, inappetenza, sudore, dispnea
- Presincope, sensazione di cedimento, come se si stesse per svenire. Sincope e presincope sono dovute a un rallentamento del ritmo cardiaco, rallentamento che pregiudica l’irrorazione sanguigna dei vari organi e tessuti del corpo umano, cervello in primis e relativa sincope.
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BLOCCO DI BRANCA DESTRA: non è di per sé grave e può verificarsi in persone apparentemente sane. In genere, è associato a cambiamenti strutturali del miocardio, dovuti a una distensione o ischemia del miocardio, e può verificarsi più frequentemente nelle persone anziane e affette da diabete mellito tipo II come pure a seguito di alcune comuni procedure che coinvolgono il cuore, come il cateterismo cardiaco.
EZIOLOGIA DEL BLOCCO DI BRANCA DESTRA:
- idiopatico, privo di significato clinico
- anomalia cardiaca presente alla nascita come ad esempio persistenza del foro interatriale
- infarto del miocardio
- miocardite
- ipertensione polmonare
- ipertensione arteriosa
- embolia polmonare
- cateterismo cardiaco
- displasia ventricolare destra aritmogena,
DIAGNOSI DEL BLOCCO DI BRANCA DESTRA
- AUSCULTAZIONE: sdoppiamento del tono S1 (e S2) per l’asincronicità di chiusura delle valvole, in quanto la chiusura della mitrale precederà quella della tricuspide (e la chiusura valvola polmonare sarà ritardata rispetto a quella aortica).
- ECG: dilatazione del complesso QRS, di durata >0.12 secondi; particolarmente evidente in V1 e V6
Blocco di branca destra parziale: implica un blocco parziale nel sistema di Purkinje destro. Complesso QRS <120 ms, pattern rSR’ nelle derivazioni V1 e V2. L’onda R’ è più ampia dell’onda R iniziale.
DIAGNOSI
- ECG: Complesso QRS allargato (di durata superiore a 0,12 secondi) e anomalie a carico dell’onda T, che ha orientamento opposto al complesso QRS (T negative e profonde) da V1 a V4 indicative di marcate alterazioni della ripolarizzazione ventricolare.
- ecocardiogramma, fornisce immagini dettagliate della struttura del cuore, mostrando lo spessore e la funzione del muscolo cardiaco e delle valvole cardiache.
La durata del complesso QRS è >0,12 secondi. Scomparsa dell’onda Q nelle derivazioni V5 e V6.
L’onda T deve essere orientata al contrario della parte finale del QRS:
– Positiva in V1 – V2
– Negativa in I, aVL e V6
- Durata del complesso QRS tra 110 e 120 ms negli adulti, tra 90 e 100 ms nei bambini di età compresa tra 4 e 16 anni e tra 86 e 90 ms nei bambini sotto i 4 anni di età.
- Pattern di rsr’, rsR’ o rSR’ nelle derivazioni V1 o V2. Le onde R’ o r’ sono generalmente più larghe delle onde R iniziali.
- Onde T negative nelle derivazioni precordiali destre (V1 e V2) e positive nel resto delle derivazioni precordiali. L’inversione (onde T negative) dell’onda T può essere un segno di ischemia coronarica, di ipertrofia ventricolare sinistra o disturbi del sistema nervoso centrale.
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ALTRI PRESIDI DIAGNOSTICI
- Studio elettrofisiologico. Si tratta di un particolare esame elettrocardiografico eseguito dall’interno del cuore e che consente di valutare con opportuni sistemi la funzionalità dell’”impianto elettrico” cardiaco in ogni sua parte. Per eseguire tale esame occorre fare una piccola anestesia locale a livello dell’inguine dove si introduce un catetere nella vena femorale e lo si fa scorrere fino al cuore. Qui si registra l’attività cardiaca e si può anche stimolare il cuore dal suo interno e in vari punti per studiarne le “reazioni”. L’esame dura 30-40 minuti e non è pericoloso ma va eseguito in un ambiente dedicato: la sala di elettrofisiologia.
- Loop recorder – quando il blocco si manifesta con una perdita di coscienza improvvisa (sincope), è possibile impiantare sotto la pelle, nella regione sinistra del torace, un piccolo dispositivo detto loop recorder. Questo dispositivo è in grado di registrare il battito cardiaco per 3-4 anni e registrare possibile cause della sincope come pause da blocco cardiaco o tachicardie con frequenza molto elevata. La procedura richiede una piccola anestesia locale e dura pochi minuti. Il paziente può essere dimesso a domicilio nella stessa giornata.
- scintigrafia miocardica da sforzo,
- studio perfusionale a riposo con risonanza magnetica
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COMPLICAZIONI DEL BLOCCO DI BRANCA – La presenza di un blocco di branca può essere causa di morte cardiaca improvvisa
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TERAPIA DEL BLOCCO DI BRANCA- La maggior parte delle persone con un blocco di branca non accusa sintomi e non necessita di alcuna cura; tuttavia, se si riesce a risalire alla ragione che ha determinato il blocco di branca, occorre inserire un’adeguata terapia eziologica come ad esempio una terapia antipertensiva. Se coesistono importanti patologie cardiache di base, potrebbe rendersi necessario l’impianto di un pace-maker.
- pacemaker, è un dispositivo impiantabile sottocute, nell’area superiore del torace, (pacemaker interno) collegato con due cavi all’interno dell’atrio e del ventricolo destro. Il pacemaker fornisce impulsi elettrici, quando necessario, in modo da mantenere il battito cardiaco regolare. Il pacemaker si installa sempre in caso di episodi di sincope. In caso di emergenza, può essere utilizzato un pacemaker temporaneo, finché non sia possibile impiantarne uno permanente.
- terapia di resincronizzazione cardiaca, viene introdotto dal cardiochirurgo un catetere stimolatore in ambedue i ventricoli per sincronizzare la loro contrazione.
- ridurre l’assunzione di caffeina e sospendere il fumo di sigaretta
References:
- Eugene Braunwald, Malattie del cuore (7ª edizione), Milano, Elsevier Masson, 2007, ISBN 978-88-214-2987-3.
- Hurst, Il Cuore (il manuale – 11ª edizione), Milano, McGraw-Hill, 2006, ISBN 978-88-386-2388-2.
- (EN) Lilly L.S., Pathophysiology of Heart Disease., 2007ª ed., Baltimore: Lippincott Williams & Wilkins, ISBN 978-1-60547-723-7.
- Rowlands DJ, Interpretazione dell’elettrocardiogramma, 2004ª ed., Pro.Med. Editore, ISBN 978-88-6521-011-6.