La ciclofosfamide (Endoxan®) – conosciuta anche come citofosfano o CP – è un farmaco antitumorale citostatico. Approvata dalla FDA nel 1959.
Meccanismo d’azione – la ciclofosfamide è un profarmaco, del gruppo delle mostarde azotate, che viene convertito a livello epatico in un metabolita attivo alchilante con proprietà molto simili a quelle della mustina. Solo dopo essere stata trasformata nei suoi metaboliti attivi e citotossici, sarà in grado di esplicare la sua azione.
La ciclofosfamide come agente alchilante è in grado di intercalare gruppi alchilici all’interno del doppio filamento di DNA attraverso la formazione di legami molto forti difficili da rompere. Le alterazioni così indotte sul DNA impediscono alla cellula di replicarsi correttamente, condannandola ad andare incontro al processo di morte cellulare programmata definito apoptosi.
Vie di somministrazione: orale, endovena, PICC. L’endoxan® si presenta in commercio come cpr 50 mg e polvere per soluzione iniettabile da 200, 500 e 1000 mg.
Posologia per il trattamento del cancro mammario:
Indicazioni – La ciclofosfamide è indicata nel trattamento di:
- Linfomi maligni;
- Leucemia linfocitica cronica;
- Morbo di Hogkin,
- mieloma multiplo
- Adenocarcinoma ovarico;
- Mieloma multiplo;
- Cancro mammario: si somministrano 40-50 mg/kg frazionati in più dosi in 2-5 giorni. In alternativa, assumere 10-15 mg/kg ogni 7-10 gg o 5 mg/kg due volte a settimana. Per la dose di mantenimento, si raccomanda di assumere il farmaco per via orale alla posologia di 1-8 mg/kg al dì.
- Cancro del cervello;
- Cancro della vescica;
- tumore di Wilms
- Altri tipi di tumori solidi.
Ad alte dosi, può essere utilizzata per la terapia preparatoria al trapianto di cellule staminali emopoietiche
Grazie alla sua potente azione immunosoppressiva, la ciclofosfamide è anche indicata nel trattamento di patologie autoimmuni come:
- Sclerosi multipla;
- Lupus eritematoso sistemico;
- Anemia emolitica autoimmune;
- Artrite reumatoide;
- Granulomatosi di Wegener.
La ciclofosfamide è anche impiegata nel trattamento dell’amiloidosi sistemica primaria (o PSA).
Effetti collaterali negativi: molti e severi; ricordiamo i più frequenti:
- mielodepressione con:
- Anemia i cui principali sintomi sono l’anemia e la sensazione di spossatezza fisica;
- Leucopenia con aumentata suscettibilità alla contrazione d’infezioni;
- Piastrinopenia con comparsa di lividi e sanguinamenti anomali e aumentato rischio di emorragie.
- Alopecia: regredisce al termine della terapia
- nausea
- vomito
- diarrea
- cistite